di Luca Latella
CORIGLIANO ROSSANO Lo “spettro” del coronavirus sembra essere dietro l’angolo nella Sibaritide. A Corigliano Rossano ed a Cassano sono stati registrati, nella giornata di oggi, altri due positivi “di rientro” all’infezione da Sars-Cov-2. Dopo i casi accertati sul viaggiatore di un pullman di linea di ritorno da Roma e del consigliere comunale, Raffaele Vulcano, due persone, l’una a Corigliano e l’altra a Cassano, sono tornate dalle vacanze, asintomatiche, col Covid-19.
Un’ennesima brutta notizia che segue quelle dei giorni scorsi e che alimenta ulteriormente un certo timore che il virus possa tornare a circolare a Corigliano Rossano e della Piana di Sibari, come accaduto nei mesi scorsi. Ecco perché la prudenza, il rispetto delle regole ed il distanziamento sociale non sono mai troppi.
Riguardo ai due nuovi contagi, da quanto appreso, il caso cassanese avrebbe contratto il virus dopo un soggiorno in Sardegna. Quello di Corigliano, invece, pare sia tornato da qualche Paese estero.
Nessuna novità, invece, sui risultati dei tamponi effettuati dalla task force del responsabile dell’Asp per la Sibaritide dell’ufficio Igiene e prevenzione, il dottor Martino Rizzo, nei giorni scorsi. Il quale fin troppo spesso ha avanzato anche alcune dure rimostranze a causa dei ritardi sugli esiti dei test che, di fatto, impediscono di certificare e circoscrivere eventuali focolai.
La giornata di domani, probabilmente, potrebbe far luce sui casi del pullman partito da Roma e diretto in città – tutti i viaggiatori, autisti compresi, una ventina di persone in tutto, sono stati sottoposti a tampone – e dei contatti stretti del consigliere Vulcano che proprio ieri, responsabilmente, vista la sua vita sociale, ha fatto coming out su Facebook.
ALTRI DUE CASI ANNUNCIATI DA PAPASSO I casi accertati a Cassano sono in tutto tre. A darne notizia il sindaco, Gianni Papasso, con un post pubblicato sulla sua pagina facebook. «Purtroppo, devo informarvi – ha scritto il sindaco – che, a seguito di tampone, è risultata positiva al Covid-19, una nostra concittadina rientrata dalla Sardegna. È stata già posta in quarantena sanitaria obbligatoria, insieme a tutto il suo nucleo familiare. Inoltre, ho avuto comunicazione che dei tredici tamponi praticati ai ragazzi bangladesi, già in quarantena, al momento, due sono risultati positivi. Stiamo seguendo la vicenda, insieme alle strutture sanitarie, con assoluta severità. Sono in Comune e sto monitorando la questione personalmente». (l.latella@corrierecal.it)
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