BARI «Non voglio citare il ponte sullo Stretto di Messina su cui si esercita la fantasia dei miei colleghi di governo: ora dopo il ponte ci sarà il tunnel, le piste ciclabili, arriverà anche il monopattino, e spero che nessuno proponga la funivia o la catapulta». Lo ha detto il ministro del Sud, Giuseppe Provenzano, dal palco degli Stati generali promossi dalla Cgil Puglia a Bari.
MICHELI: LA PISTA CICLABILE Il Ponte sullo Stretto resta ancora un miraggio ma le polemiche sono concrete, dopo che ieri la ministra dei Trasporti e delle Infrastrutture, Paola De Micheli, al Tg2 Post ha dichiarato che «ci sono tre possibilità: il ponte, il tunnel appoggiato sul fondo del mare e poi il tunnel vero e proprio». La ministra inoltre ha sottolineato che: «Noi vogliamo che venga collegata la Calabria e la Sicilia sia su ferro che su strada che con una pista ciclabile» e in quest’ottica serve prima «uno studio trasportistico, poi una valutazione economica e ingegneristica».
MELONI: CRISI E DUE PEDALATE «Altri esperti, altre spese, una nuova commissione. Per fare cosa? Udite udite: ragionare su una pista ciclabile per collegare le due sponde dello stretto di Messina. Ma certo, in un momento di crisi come questo chi non ha come priorità fare due pedalate tra la Calabria e la Sicilia? Ma vi rendete conto a chi è in mano l’Italia? P.S. Ma la pista sarà omologata anche per i banchi a rotelle?”. Lo scrive su Facebook il presidente di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, in risposta al ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti De Micheli.
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