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Crotone, tutti i candidati concordano: «Ridiamo dignità alla sanità»

Gli aspiranti amministratori della città pitagorica hanno sottoscritto una petizione per chiedere un cambio di passo nella sanità. «Nonostante i commissari la qualità del servizio è peggiorata»

Pubblicato il: 15/09/2020 – 18:20
Crotone, tutti i candidati concordano: «Ridiamo dignità alla sanità»

CROTONE Oltre trecento candidati al Consiglio comunale di Crotone, appartenenti alle coalizioni di centrodestra e centrosinistra, hanno sottoscritto una petizione popolare «per ridare dignità alla sanità calabrese». Candidati di Consenso, Krotone da Vivere, Forza Italia, Fratelli d’Italia, Lega, Idm, Manica Sindaco, Officina Civica, Progetto Città, Valore Crotone, i Demokratici, Democratici Progressisti, Riformisti per Crotone, Laboratorio Crotone e “Crotone è dei crotonesi” hanno firmato la petizione per ricordare che «in Calabria sono 120 mila le famiglie ad aver dichiarato di non potersi curare a causa delle difficoltà economiche». «Sono 10 anni – si afferma nel documento – che la sanità in Calabria è affidata alla gestione di un commissario nominato dal Governo nazionale. Eppure, i dati dimostrano che la qualità dei servizi è peggiorata. I calabresi scelgono di curarsi fuori dai confini regionali. L’entità della mobilità passiva nello scorso anno ha sfiorato i 304 milioni di euro, da cui vengono sottratti quasi 23 milioni di mobilità attiva, con un saldo negativo di 281 milioni. C’è poi il caso della rete oncologica regionale sul tumore della mammella, varata dai commissari in assoluta solitudine, senza il confronto con la realtà del territorio regionale. E poi ci sono i tetti di spesa decisi sempre dai commissari solo per le strutture calabresi, anche per quelle prestazioni salvavita come la dialisi o la radioterapia, che porteranno a una nuova e pesante emigrazione sanitaria, oltre che mettere a rischio la vita di tanti calabresi. Sono questi i motivi che ci hanno spinto a proporre la petizione: il Governo deve superare il commissariamento quanto prima per dare dignità
al servizio sanitario regionale calabrese. Serve un cambio di rotta serio a favore delle prestazioni mediche di qualità per bloccare la migrazione sanitaria, abbattere le liste di attesa e assicurare a tutti i calabresi i livelli di assistenza che sono garantiti, per costituzione, a tutti gli altri cittadini
italiani». I trecento candidati hanno reso noto che in questi giorni di campagna elettorale si impegneranno a far sottoscrivere la petizione ai loro sostenitori, cittadini di Crotone e non solo. «Non vogliamo più commissari – conclude il documento – ma fiducia e risorse sufficienti. La salute non è un colore da scegliere, ma un diritto da difendere». I promotori della petizione hanno contattato anche i candidati a sindaco Andrea Correggia e Vincenzo Voce, che hanno deciso di non aderire.

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