REGGIO CALABRIA «Apprezzo e accolgo con sincero piacere l’annunciato sostegno di Saverio Pazzano e del suo movimento alla coalizione di centrosinistra. Credo sia un percorso comune e naturale per forze riformiste, progressiste e antifasciste come le nostre. Nel rispetto d’ogni posizione e punto di vista, sono convinto si faccia tutti parte di una stessa, grande, famiglia cresciuta nell’esempio dei padri costituenti e di chi fa dell’uguaglianza, della libertà e della tutela dei più deboli fulcro della propria azione politica e sociale. Anche per questo, le tesi poste da Pazzano sono da condividere ampiamente sia nella forma, sia nella sostanza e andranno certamente approfondite insieme nei giorni a venire».
È quanto afferma, in una dichiarazione, il candidato sindaco del centrosinistra a Reggio Calabria Giuseppe Falcomatà che nel turno di ballottaggio di domenica 4 e lunedì 5 ottobre contenderà la vittoria al candidato sindaco del centrodestra Antonino Minicuci.
«Adesso, l’impegno deve essere interamente proiettato – prosegue Falcomatà – a tutelare e proteggere la città dalla deriva populista nella quale vorrebbero catapultarla la Lega Nord e quanti, riemersi dalle ceneri di un passato triste e drammatico, puntano a farla ripiombare nei tempi bui censurati dallo scioglimento per infiltrazione mafiosa. Un passo indietro che i reggini non possono permettersi. Al netto delle difficoltà della nostra amministrazione, ogni stimolo a far di più e meglio risulta fondamentale per ricordare i disastri lasciati da quelli della “Reggio da bere”. Questa che inizia, dunque, è una settimana decisiva nella quale si decide il futuro dei nostri figli».
«I reggini, purtroppo, sanno bene, avendolo subito sulla propria pelle durante gli anni dello strapotere delle destre in città – sostiene ancora il candidato sindaco di centrosinistra – cosa voglia dire essere governati da chi ha fatto strame dei bilanci e della legalità. Il sostegno di Saverio Pazzano è indice di buon senso e ci dice che le destre, sotto qualsiasi forma, vanno sempre e comunque respinte».
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