CROTONE Lo scorso 1 luglio sono stati prosciolti dal gup di Crotone perché i reati loro contestati sono caduti in prescrizione. Adesso gli imputati nel processo per i veleni dell’ex Montedison a Crotone chiedono un nuovo processo per dimostrare la loro innocenza. Per questo, secondo quanto riporta oggi la Gazzetta del Sud, si sono rinvolti alla Corte d’ Appello di Catanzaro: sono sedici su trentatré i ricorrenti. A loro carico la Procura ipotizzava disastro ambientale, inquinamento delle acquee realizzazione di discarica abusiva. Per i ricorrenti ci sono i presupposti affinché i giudici di secondo grado dispongano il «non luogo a procedere» perché «il fatto non sussiste».
Secondo il gup, invece, solo l’impossibilità di perseguire le accuse per decorrenza dei termini ha evitato il rinvio a giudizio degli ex rappresentanti legali delle società che dal 1985 al 2005 hanno gestito lo stabilimento chimico e i direttori che si sono succeduti alla guida della fabbrica, di proprietà prima della Montedisone poi da altre società del gruppo Eni, fino alla vendita ai privati: Condea Augusta e Sasol.
A ricorrere in Appello sono Giovanni Parrillo, Roberto Bencini, Paolo Visioli, Salvatore Luciano, Gianluigi Diaz, Maurillo Aguggia, Vittorio Mincato, Antonio Catanzariti, Eddo Ferraini, Filippo Linzalone, Ottavio Benevento, Giancarlo Savorelli, Giuseppe Agliata, Bruno Farina, Luigi Ferretti e Dario Capozzi.
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