di Fabio Benincasa
REGGIO CALABRIA Ci sono notti magiche che riportano alla mente antichi ricordi del Mondiale italiano degli anni 90′, ci sono «certe notti» – per dirla alla Ligabue – in cui non vuoi smettere mai. Come quella vissuta da Wladimiro Falcone, professione portiere, che ieri sera nel derby tra Reggina e Cosenza ha chiuso la porta rossoblù a doppia mandata, respingendo tutti i tentativi dei cugini amaranto.
Migliore in campo per distacco e nuovo idolo della tifoseria cosentina, Falcone ha giocato una gara praticamente perfetta, eccezion fatta per quella corta respinta in area di rigore che ha dato il via alla carambola impazzita che prima ha convinto il direttore di gara ad assegnare il gol ai padroni di casa e poi costretto l’arbitro a tornare sui suoi passi optando per l’espulsione di Tiritiello e la concessione del calcio di rigore per fallo di mano dello stesso difensore rossoblù. Sul dischetto si è presentato “El Tanque” German Denis, 39 anni ed un’esperienza invidiabile.
L’attaccante argentino però si è fatto ipnotizzare dall’estremo difensore del Cosenza, bravo ad intuire la traiettoria ed ha respingere il tentativo dagli undici metri. Un vero “para rigori”, come ha avuto già modo di dimostrare, qualche settimana fa, nel corso della partita di Coppa Italia che ha messo di fronte Cosenza ed Alessandria. In quell’occasione, Falcone parò tre penalty e garantì il passaggio del turno alla squadra calabrese. Una partita che difficilmente dimenticherà, da quella gara infatti ha conquistato il posto da titolare e con ogni probabilità lo manterrà almeno fino al termine della stagione.
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