ROMA «I contributi a fondo perduto arriveranno direttamente sul conto corrente delle categorie interessate con bonifico dell’Agenzia delle entrate. Confidiamo che a metà novembre chi ha già aderito li otterrà, gli altri subito dopo». Lo ha affermato a Palazzo Chigi il Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, illustrando alla stampa i contenuti del decreto “Ristori” licenziato oggi pomeriggio «all’unanimità» – ha sottolineato il premier Conte – in Consiglio dei Ministri a favore delle categorie interessate dal mini lockdown in vigore da lunedì in Italia. Tra le misure più significative: Indennizzi fino a quattro volte tanto quanto incassato già in primavera a causa del calo del fatturato, l’estensione di sei settimane della cassa integrazione Covid, lo stop dell’Imu sempre per le attività colpite e un nuovo credito d’imposta per gli affitti. Ed ancora sostegni per i lavoratori stagionali e ristori specifici per le imprese del turismo e della somministrazione. A proposito
Ed a proposito delle misure introdotte per ridurre il numero di contagi il premier ha sottolineato: «Se rispettiamo queste misure abbiamo buone possibilità di affrontare dicembre con una certa serenità, senza un sistema sanitario sotto stress. In caso contrario ci troveremo di fronte alla necessità di un lockdown, dobbiamo scongiurarlo».
«Non possiamo illuderci – ha detto ancora Conte in conferenza stampa – che con una curva epidemiologica in continua salita le persone vadano tranquillamente in giro, in palestra, al ristorante, senza timore».
«Ora il nostro obiettivo – ha aggiunto – è mettere sotto controllo la curva epidemiologica e mettere in sicurezza il Paese. Le nostre scelte possono essere sindacate ma non abbiamo agito in modo discriminato, non abbiamo chiuso attività che ritenevamo meno importanti di altre, non ci sono attività di serie a e di serie b». Ritornando poi sulla misura adottata oggi dal Governo, il premier ha sottolineato: «Il decreto Ristoro è un decreto che ho firmato all’una di notte, solo quando con i ministri Gualtieri e Patuanelli eravamo sicuri che le risorse c’erano. I contributi arriveranno direttamente nel conto corrente con bonifico dell’Agenzia delle entrate e arriveranno già a metà novembre a chi aveva aderito alla prima edizione del contributo a fondo perduto, agli altri successivamente».
Sulle manifestazioni che si stanno svolgendo in diverse piazza italiane, Conte rispondendo ai cronisti ha detto: «Credo che tutti gli italiani per bene non possono condividere queste violenze, credo che non abbiano voglia di lasciarsi strumentalizzare. Dove vogliamo andare in questa direzione, la violenza genera violenza e non porta nulla di buono».
Mentre sul ricorso continuo alla decretazione dal parte dell’esecutivo, il premier ha motivato: «L’accelerazione della curva epidemiologica non ha consentito al Governo di presentarsi in Parlamento prima del varo del Dpcm di domenica. Sarò in Parlamento domani e giovedì – dice Conte – sabato abbiamo comunque incontrato gli enti locali, i capigruppo di maggioranza e opposizione».
RISORSE CONSISTENTI «Si tratta di un decreto che mobilita una massa consistente di risorse, si tratta per la precisione 5,4 miliardi». Ha specificato, prendendo poi la parola, il ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri, in conferenza stampa dopo l’approvazione del Dl ristori in Cdm sottolineando che si tratta di un provvedimento «contrassegnato da rapidità, semplicità ed efficacia».
«Si tratta di provvedimento significativo – ha poi aggiunto – che ritenevamo doveroso che è stato messo in campo a tempo di record». Entrando poi nello specifico del meccanismo d’aiuto alle imprese, Gualtieri ha detto: «Il contributo a fondo perduto sarà erogato automaticamente, senza domanda, a oltre 300 mila aziende. Per la metà di novembre tutti i bonifici saranno effettuati dall’Agenzia delle entrate».
Sullo stesso tono il ministro dello Sviluppo Economico, Stefano Patuanelli anch’egli presente alla conferenza stampa. «Abbiamo dato in poche ore – ha sottolineato – il massimo del sostegno per queste categorie. Riteniamo di essere stati vicini a chi vuole fare impresa, era nostro obbligo farlo dopo aver dovuto tornare a limitare alcuni settori produttivi».
«Riteniamo di aver implementato – ha poi aggiunto – una misura rapida, efficace ed efficiente». Patuanelli, ha spiegato che era necessario «trovare subito la modalità di intervenire con ristori che non arrivassero tra qualche mese”, bisognava “far arrivare immediatamente sul conto corrente degli imprenditori soldi veri». Per questo motivo, secondo Patuanelli «il fondo perduto era il più logico da implementare».
«Voglio ringraziare le categorie – ha detto ancora il ministro – ma anche tutti quelli che ci stanno mandando messaggi dicendo ce la faremo. Ringrazio anche quelli che sono andati in piazza per protestare perché segnalano la voglia degli italiani di continuare a produrre».
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