«La pesca calabrese, e in particolare la piccola pesca artigianale, in questa grave emergenza per la salute e il lavoro, dovrebbe essere sostenuta senza se e senza ma dalla Regione perché si rischia il tracollo dei due terzi dell’economia ittica regionale». Lo dichiara Salvatore Martilotti, presidente del “Comitato Pescatori Calabria. «E considerata la consistenza occupazionale della piccola pesca artigianale, che rappresenta circa il 70% della flotta e degli occupati – prosegue Martilotti – bisognerà fare presto per salvaguardare centinaia di posti di lavoro che i piccoli pescatori delle nostre Comunità costiere dello ionio e del tirreno si sono costruiti da soli. In questa fase drammatica per la salute, il lavoro e l’economia, la Regione Calabria, a nostro parere, dovrebbe avere la responsabilità di sostenere i pescatori con liquidità e varare, contestualmente, misure a sostegno del settore come già hanno fatto tante altre Regioni. In particolare la Campania, il Veneto, le Marche e altre ancora con la Sardegna che in questi ultimi giorni ha varato azioni a sostegno con una dotazione finanziaria di 6 milioni di euro. Qui in Calabria, invece, tutto tace, nulla si muove! Sembrerebbe che siamo solo interessati alla spesa e alla “buona rendicontazione” dei fondi pesca dell’Unione Europea, in gran parte, gestiti dalla Regione». «In questo momento drammatico – continua Salvatore Martilotti – oltre a gestire l’emergenza non sarebbe opportuno coinvolgere i pescatori e le rappresentanze settoriali per un’analisi attenta sul “Po Feamp Calabria” tra la fine della programmazione 2014-2020 e le sfide del futuro per l’economia ittica regionale? Purtroppo, in Calabria nulla si muove, ma nel resto del Paese si moltiplicano gli appuntamenti (digitali) ai vari livelli, e in particolare alcuni molto rilevanti con il coinvolgimento di rappresentanti istituzionali, della Commissione europea e rappresentanze settoriali con esperti, tecnici e ricercatori».
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