CATANZARO Primo incontro istituzionale per prendere contatto con la sanità calabrese. I nuovi commissari sono arrivati in Cittadella (tutti tranne Isabella Mastrobuono, neo manager dell’Ao di Cosenza, collegata via Skype) per un incontro di presentazione e programmazione. Non solo emergenza Covid, ma un vero e proprio primo contatto con il commissario alla Sanità Guido Longo, il direttore generale del dipartimento Tutela della Salute Francesco Bevere e il delegato all’emergenza Covid Antonio Belcastro.
Belcastro, anche dopo il parere chiesto da Longo e che ha fissato i paletti delle competenze sull’emergenza, resterà al proprio posto. Lo stesso commissario ha scritto a Bevere di «acquisire la immediata disponibilità presso il dipartimento Tutela della Salute da lei diretto del dottore Antonio Belcastro, già delegato del presidente della giunta regionale quale trascorso soggetto attuatore dell’emergenza Coronavirus. Ciò – prosegue la missiva – allo scopo di perfezionare la continuazione della delega in suo favore per come esercitata dal medesimo fino a oggi». Non cambia nulla, dunque, sul piano dei compiti nella gestione della delicata fase della pandemia.
Cambierà molto, invece (si spera), nelle Aziende del sistema sanitario. L’unica commissaria confermata è Jole Fantozzi, che gestisce l’Ao di Reggio Calabria e ha portato a casa risultati giudicati positivi sia sul piano generale che riguardo alla gestione della pandemia. Gli altri – soprattutto nell’Asp di Cosenza – sono chiamati a mettere mano a situazioni finanziarie complicate.
GLI ELENCHI DEI VACCINI Primo intervento tecnico sarà quello sugli elenchi dei vaccini, che sono nella disponibilità delle Aziende. Mercoledì si è perfezionata la procedura – già programmata – per fornirne una versione cifrata (per la tutela della privacy) al ministero, che ha ovviamente ottenuto la “chiave” per decrittare i file. La trasmissione diventerà operativa dal prossimo 16 gennaio. Sugli elenchi continua il lavoro di approfondimento dei Nas che hanno avviato in tutta Italia un’indagine conoscitiva per verificare eventuali abusi. Il nodo è quello della somministrazione in eccesso al personale non sanitario degli ospedali rispetto alle dosi distribuite invece agli anziani delle Rsa. In Calabria, secondo l’ultimo aggiornamento, gli ospiti delle residenze per anziani vaccinati sono soltanto 69. Negli ospedali, invece, si è data priorità a medici, infermieri, Oss e personale dei servizi appaltati che entra a diretto contatto con i pazienti. Non è escluso che tra le centinaia di vaccinati “prioritari” si sia inserito qualche amministrativo non proprio in prima linea nella lotta al virus. Ma saranno gli approfondimenti a chiarire questo aspetto. Intanto, dopo la prima fase in cui ci si è dedicati agli interni, le strutture mobili dovrebbero finalmente partire per le Rsa e rendere i numeri più equilibrati.
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