ROMA Il governo Conte tiene anche in Senato, dopo il voto favorevole di ieri ottenuto alla Camera, e incassa la fiducia al termine di una lunghissima giornata di confronto.
Al termine delle chiamate al voto sono 156 i voti favorevoli, 140 i contrari e 16 gli astenuti.
MAGGIORANZA RELATIVA Una maggioranza però solo relativa, lontana dai 161 senatori necessari e che complica, di fatto, la tenuta del governo al Senato in considerazione degli astenuti (16) e il voto favorevole (e fondamentale) dei senatori a vita oltre a quello di Nencini (al fotofinish) e quello di Ciampolillo e, soprattutto, di due esponenti di Forza Italia, Rossi e Causin, che Tajani ha già fatto fuori dal partito. Caos in aula sul voto di Ciampolillo e Nencini con la presidente del Senato Casellati che ha dovuto rivedere i filmati per esaminare la correttezza del voto.
LE REAZIONI Intanto Matteo Salvini e Giorgia Meloni hanno già fatto sapere che si rivolgeranno al presidente Mattarella mentre per Renzi, che di fatto ha aperto la crisi, il governo «non ha i numeri per andare avanti, Conte ha una maggioranza striminzita alla Camera e non ce l’ha al Senato».
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