SARACENA «Abbiamo appreso da un post del sindaco di Saracena Renzo Russo che la Regione Calabria insiste per fare una discarica nel territorio del Comune di Firmo “al confine con i comuni di Saracena, Altomonte e Castrovillari”. Una discarica di rifiuti indifferenziati, per tutta la Provincia di Cosenza, da 1milione e 650mila tonnellate nel bel mezzo di un territorio noto per le sue colture di qualità». È quanto dichiarano in una nota i consigliere comunali del gruppo “Saracena in Comune, Luigi Pandolfi e Leonide Spinelli.
«Ancora una volta, nessuna considerazione di sindaci e amministratori locali, trattati alla stregua di passacarte. Ma soprattutto, nessun rispetto per i cittadini e i lavoratori, che, faticosamente, ogni giorno, provano a costruire un futuro diverso per questa nostra terra. Eppure – aggiungono – in un recente Consiglio comunale il sindaco Russo aveva già dato notizia di questa intenzione (appresa in una riunione dell’Ato), aggiungendo che questa ipotesi nefasta, dopo le rimostranze sue e dei suoi colleghi, era stata accantonata. Nella stessa occasione, come consiglieri di minoranza, avevamo espresso anche la nostra contrarietà a questo proposito, dando la disponibilità per condurre una decisa battaglia in difesa del territorio e del nostro futuro. Disponibilità che, ovviamente, riconfermiamo. Ma il problema, a questo punto, va oltre la discarica. È un problema di modello di gestione dei rifiuti. E di funzioni e ruolo per quanto riguarda organismi come Ato e Aro, evidentemente sempre più inutili ai fini di una programmazione condivisa in tale settore».
«Anche per questo bisognerà mandare a casa una classe politica regionale trasversale che ha ridotto la Calabria ad una landa di disperazione sociale. Il lavoro non c’è – concludono Spinelli e Pandolfi – il diritto alla salute è negato, dell’ambiente e del territorio si continua a fare scempio. Non c’è più tempo»
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