CARPANZANO È arrivata nel pomeriggio a Carpanzano, come testimoniano le foto di Carmine Tosti, la bara con la salma di Franco Battiato, il grande cantautore siciliano morto ieri.
Secondo quello che è stato un suo preciso volere, il corpo dell’artista sarà cremato nel piccolo centro del Cosentino dove si trova l’unico crematorio attivo tra Calabria e Sicilia.
Dopo la cremazione, l’urna di Battiato tornerà nella sua amata isola.
Il rito funebre è stato officiato da padre Orazio Barbarino assieme a padre Giudalberto Bormolini. «Grande dignità quella dei familiari di Franco – ha esordito il prete – in un momento di grande sconforto. Solo un miracolo poteva cambiare la sorte di Franco. Il suo ultimo momento di vita è stata come una piccola luce che si spegne per avvicinarsi ad una luce più grande…». Il sindaco di Milo, Alfio Cosentino, ha proclamato il lutto cittadino. Quando ha chiuso gli occhi per sempre l’artista non era solo, ma, ha rivelato il fratello Michele al Corriere della Sera «circondato da me, mia moglie, i nipoti, i collaboratori e due medici che non ci hanno mai lasciato».
«Il lungomare lavico di Catania sarà intitolato a Franco Battiato». Lo ha reso noto il sindaco del capoluogo etneo, Salvo Pogliese, annunciando la decisione dell’amministrazione comunale, nel giorno del lutto cittadino, di dedicare all’artista scomparso ieri uno dei luoghi simbolo della città. «La spettacolarità del nostro lungomare che unisce visivamente l’Etna con il mare Ionio, nel contesto della roccia lavica delle antiche eruzioni del nostro vulcano – ha spiegato Pogliese – diverrà simbolo di un uomo, un artista che ha interpretato magnificamente i valori della natura travalicando i confini della Sicilia e dell’Italia per la sua innata capacità di cogliere i sentimenti più profondi dell’umanità». Nel lungomare verrà posizionata anche una grande immagine di Battiato realizzata da artisti della street art.
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