LAMEZIA TERME Il saldo del mese di aprile per i dipendenti del Corap arriverà entro l’11 giugno, mentre per lo stipendio di maggio, «pur essendo stato assicurato il massimo impegno, è stata ammessa la grossa difficoltà a reperire le risorse necessarie, stante il blocco del conto corrente bancario a causa dei pignoramenti in corso». La nota dei sindacati dopo l’incontro sul futuro dell’ente che raggruppa i Consorzi industriali non può che essere interlocutoria. Non si può indulgere troppo all’ottimismo, visti i conti dell’ente «che, fino al mese di luglio, avrà difficoltà di liquidità». Poi si vedrà, anche perché resta aperta «la questione relativa alla regolarizzazione del Durc, il cui debito ammonta a 3 milioni di euro e la prima rata da pagare a Equitalia è pari a 500mila euro».
Il presidente Renato Bellofiore ha spiegato ai rappresentanti dei sindacati (il segretario generale Cisl Fp Calabria, Luciana Giordano, il segretario regionale Cisl Fp Calabria, Giuseppe Chirumbolo, il coordinatore regionale Funzioni locali Fp Cgil Calabria, Ferdinando Schipano, il dirigente sindacale regionale Ugl Corap, Giovanni Arconte e il dirigente sindacale del Sul, Daniele Caratozzolo) che la massa passiva ammonta a circa 45 milioni di euro, quindi più contenuta rispetto a quella certificata dalla procedura di Liquidazione coatta amministrativa, ammontante a 52 milioni di euro. E che uno degli snodi centrali nel futuro è la richiesta alla Regione Calabria di ricapitalizzare l’Ente per un importo pari a 20 milioni di euro e un prestito da restituire a rate per un importo pari a 4 milioni di euro. Questi finanziamenti, per il management, consentirebbero la ripartenza. Riguardo al Piano industriale, invece, «si punterà sulla reinternalizzazione dei servizi di depurazione, che rappresentano il ramo d’azienda più remunerativo ma pari importanza sarà riservata al ramo d’azienda delle attività produttive con progetti innovativi che vedono il Corap Consorzio pilota scelto dal governo nazionale e dal Governo regionale per realizzare il primo esempio in Italia delle Apea (Aree produttive ecologicamente attrezzate). Tante le idee – commentano le organizzazioni sindacali – ma tutte bloccate dall’assenza di liquidità».
Il Commissario ha dato riscontro, nel corso della riunione, alla richiesta di chiarimenti in merito allo stato dell’arte dell’approvazione dei bilanci 2019 e 2020, rassicurando che il bilancio 2019 sarà approvato dall’Ente nei prossimi 10 giorni mentre il bilancio relativo all’anno 2020 sarà approvato entro i termini fissati dalla legge, cioè il 30 giugno 2021.
Il commento è affidato ai sindacati: «La palla è in mano alla Regione, che dovrà dare risposte concrete rispetto alla volontà manifestata dal vertice politico di risanare e rilanciare il Corap, procedendo con celerità alla verifica e approvazione, nelle sedi competenti, dei bilanci, dello Statuto e del Piano industriale. E che dovrà adoperarsi in prima persona per garantire iniezioni di liquidità al Consorzio, attingendo dalle varie fonti di finanziamento». Le organizzazioni sindacali «alla fine della riunione, alla luce della complessità e della delicatezza delle questioni ancora da definire da parte della Regione e a salvaguardia del futuro del Consorzio e dei suoi Dipendenti, pur avendo registrato un cambio di passo nella gestione commissariale, hanno espresso la volontà di mantenere lo stato di agitazione del personale e la proclamazione di una giornata di sciopero per il prossimo 23 giugno. Sciopero che potrà essere sospeso o revocato solo nel caso in cui la Regione Calabria interverrà con atti concreti di indirizzo politico e di supporto al rilancio dell’ente».
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