CATANZARO Ospedali fuori dall’incubo e dal tunnel. Continua inesorabilmente e sempre più speditamente il calo del dei pazienti di Covid 19 nei presidi ospedalieri della regione: un calo drastico, se si considera che a fine aprile i ricoveri complessivi erano oltre 500 e ora – secondo la rilevazione del bollettino della Regione aggiornata a ieri – sono poco più di 100, per la precisione 122, di cui 10 in terapia intensiva, con un ulteriore calo tra giovedì e venerdì (-11 in area medica e -1 in rianimazione). L’occupazione dei posti letto Covid in Calabria resta ancora superiore alla media nazionale, soprattutto per l’area medica, ma è ormai lontanissima dalle soglie di allerta fissate dal ministero della Sanità, ed è comunque in picchiata. Secondo l’ultima rilevazione dell’Agenas, per quanto riguarda i reparti Covid di area medica, la Calabria ha un livello di occupazione di posti letto pari al 12% (era al 18% solo poco più di una settimana fa, ed era al 13% giovedì), superiore alla media nazionale (5%, dato invariato) ma ormai molto distante dalla soglia di rischio del 40% che pure la Calabria a fine aprile aveva sfondato (arrivando a toccare il 49%). Sempre più bassa poi l’occupazione delle terapie intensive, a ieri – secondo le tabelle Agenas – attestate in Calabria all’6% (-1 rispetto al giorno precedente), di poco superiore alla media nazionale (5%, dato invariato), ma anche qui molto lontana dalla soglia di rischio del 30% (e dal 33% di fine aprile).
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