CROTONE «I cittadini crotonesi hanno gli stessi diritti, costituzionalmente riconosciuti, dei cittadini del resto del Paese e non devono essere costretti a ricorrere ad un giudice per essere tutelati». Parte la denuncia di 28 associazioni della provincia pitagorica che, in una nota, individuano le carenze più critiche del sistema sanitario del Crotonese, «sistema insufficiente in uno dei territori più isolati del Paese». Le associazioni firmatarie, dunque, evidenziano tutta la loro preoccupazione e il loro disagio per «le condizioni e le pessime prospettive in cui versa la sanità crotonese e chiedono di avere delle risposte», in caso contrario promettono di «denunciare presso la Corte Internazionale di Strasburgo il mancato riconoscimento del diritto alla Salute, come violazione dei Diritti Umani».
«Da anni assistiamo allo smantellamento del sistema sanitario e alla sua poca efficacia nelle situazioni emergenziali – continuano le associaizoni – come, ad esempio, la difficoltà nella prenotazione dei vaccini anti Covid-19 per le persone con disabilità e i loro familiari, i cosiddetti caregivers. La risposta a tali disagi è sempre stata evasiva, con affermazioni quali: “la situazione è sotto controllo”, facendo però poi ricadere tutte le criticità sul sistema di prenotazione della Protezione Civile».
Non è certo solo la gestione dei servizi legati alla pandemia a essere insufficiente secondo le associazioni e continuano ad elencare i buchi della sanità «Constatiamo l’assurda situazione del consultorio familiare, ubicato in periferia, in un luogo assolutamente inospitale per coloro che hanno necessità dei servizi offerti. In particolare l’ambulatorio di ginecologia, in cui si effettuano anche diagnosi di gravidanza, è situato in un archivio, deposito di materiale di ogni genere, non rispettando la dignità di chi vi si rivolge.
Per non parlare del reparto di Ortopedia dove i pazienti sono costretti ad aspettare tempi biblici prima di poter essere visitati o sottoposti a intervento a causa del numero esiguo di personale».
«Ancora – prosegue la nota – emerge la mancanza di volontà di rinnovare i protocolli di intesa con alcune associazioni che, con day hospital dedicati, davano opportunità, orgoglio e lustro alla sanità crotonese, evitando ai pazienti la migrazione sanitaria, proprio come nei nosocomi d’eccellenza nel resto del Paese. Invece, a causa dello scarso numero di medici in forze nei reparti, i pazienti, soprattutto quelli in età pediatrica, sono costretti ad effettuare persino i controlli routinari fuori provincia. Identica situazione quella del reparto di Neuropsichiatria Infantile, sprovvisto di degenza, come in tutta la Calabria, e senza figure professionali in numero adeguato: i professionisti in quiescenza non hanno mai avuto ricambio, tanto che si registra un reparto senza terapisti della neuropsicomotricità e un solo logopedista part time».
«Desta allarme la scelta, a nostro dire scellerata, della chiusura definitiva della Terapia Intensiva Neonatale, sempre a causa del solito approccio statistico manageriale per il quale, in base alle statistiche e ricerche effettuate sulla popolazione cittadina, si reputa non necessario un reparto simile. Noi vorremmo ricordare alla dirigenza Asp che Crotone è probabilmente la provincia italiana più isolata del Paese e che non è così semplice per una partoriente in urgenza raggiungere i vicini ospedali attrezzati di Tin. Queste solo alcune delle criticità della sanità crotonese, non possiamo elencarle tutte. Da associazioni e operatori del settore sociale che quotidianamente toccano con mano i disagi di questa realtà, e soprattutto da cittadini, ci sentiamo fortemente svantaggiati nel nostro territorio, ritenendo di subire un’evidente violazione dei diritti, nella grave carenza di servizi essenziali al cittadino».
«Rivendichiamo una diversa impostazione nella sanità regionale – dichiarano – vorremmo una sanità di prossimità, che metta al centro il cittadino e non statistiche e conti, consentendo ai pazienti di essere gestiti in sicurezza, anche e soprattutto nelle emergenze.
Infine sottolineiamo la nostra perplessità e critica, nei confronti del governo cittadino che, anche in questa occasione, non riesce a tutelare il benessere dei suoi cittadini con la sua completa assenza e solidarietà». Facciamo presente, pertanto -concludono le associazioni – che qualora non sia colta la volontà di avviare un dialogo per trovare risposte alle predette criticità nella sanità crotonese, saremo pronti a richiamare l’attenzione della popolazione cittadina tutta, di associazioni e famiglie, e denunciare presso la Corte Internazionale di Strasburgo il mancato riconoscimento del diritto alla Salute, come violazione dei Diritti Umani».
Aipd associazione italiana persone Down – Sezione di Crotone
A. Maslow
Ad un passo da te
Agorà Kroton Cooperativa
Anpi – Comitato Provinciale Crotone
Arci – Crotone
circolo ibis per l’ambiente o.d.v.
Cittadinanzattiva – Tribunale per i Diritti del Malato
Codici Calabria
I sentinelli – Crotone
Il Barrio – Associazione
Insieme Per Te, il futuro è anche nostro – Associazione
Italia Nostra Crotone
Kroton Community – Cooperativa
Laicitalia – Associazione
Legacoop Calabria KR
Libera – Crotone
Libere donne
Liberi per Crotone
Mddc
Noi mamme e bebè – associazione
Nonostante tutto resistiamo – associazione
Shalom Cooperativa
SottoSopra Crotone per Save The Children
Spalatori di nuvole – Associazione
Terra e libertà – Associazione
Volontari di strada – Associazione
Wwf Crotone
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