CROTONE «Esattamente come un anno fa, quando nel maggio 2020 la Giunta disponeva con un’ordinanza l’utilizzo di discariche per far fronte all’emergenza rifiuti, ancora oggi non riusciamo a pianificare interventi a lungo termine nel pieno rispetto della salute dei cittadini e dell’ambiente, rimanendo invischiati nella logica del “provvisorio” che mette le pezze appena si presenta il problema. Quest’anno è la volta di Crotone, trasformata da un’ordinanza di Spirlì in “pattumiera della Calabria” e che, già vessata da una disperata crisi socio-economica, di certo non si aspettava una simile risposta da chi dovrebbe programmarne la ripresa». È la denuncia del consigliere regionale Francesco Pitaro che commenta l’ordinanza n.46 del 14 luglio con cui viene ordinato alla società Sovreco Spa di accettare nella discarica sita in località Colombra rifiuti pericolosi e non provenienti da tutta la regione. «Una decisione scellerata che mette in ginocchio un territorio già fragile che meriterebbe maggiore rispetto e attenzione, ossia una politica incisiva per far sì che possa rimettersi in piedi a partire dallo straordinario patrimonio culturale e ambientale che lo caratterizza. Ciò che spaventa è la consapevolezza, che emerge dal provvedimento del presidente della Giunta, di trovarsi di fronte a un sistema di gestione dei rifiuti al collasso. Ma – conclude Pitaro – non è aprendo discariche in maniera estemporanea né improvvisando soluzioni deleterie che si risolve il problema. L’Europa continua a chiedercelo e a ribadirlo: l’unica strada da percorrere è l’istituzione di impianti utili alla filiera del riciclo optando per un modello circolare. Speriamo che la Giunta lo capisca in fretta, senza doverci aspettare brutte sorprese per l’estate 2022».
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