RENDE I cittadini e le associazioni ambientaliste rispediscono al mittente l’ipotesi di realizzare il mega impianto pubblico trattamento rifiuti (ecodistretto) nel territorio Rendese, che pare sia caldeggiata dal sindaco del Comune di Rende, Marcello Manna (che riveste anche il ruolo di presidente ATO provinciale rifiuti); secondo alcune voci il sito in questione potrebbe essere quello dell’area industriale di contrada Lecco a poche centinaia di metri dalle popolose zone urbanizzate di Quattromiglia, Unical, Settimo e dagli altri centri abitati dei comuni limitrofi di Montalto Uffugo, Rose e Castiglione Cosentino; c’è addirittura chi dice che si vorrebbe far passare questa operazione come intervento utile per bonificare il sito contaminato della ex Legnochimica. «Se queste notizie dovessero rispondere al vero – sostengono i membri dell’associazione Crocevia – sarebbe un fatto molto grave, oltre il danno la beffa: una ipotetica bonifica, portando nello stesso sito o in quello limitrofo i rifiuti dell’intera provincia, in barba a tutti i danni ambientali che la zona ha già subito ed ai numerosi casi di morti per gravi patologie tumorali!». «Sull’area contaminata della ex Legnochimica – continuano – c’è un procedimento penale aperto dalla magistratura per disastro ambientale». «Queste persone – concludono – non si rendono conto che stanno gettando le basi per trasformare Rende ed i comuni limitrofi come la città di Taranto; già ora le percentuali di patologie tumorali in questo lembo di terra hanno raggiunto cifre allarmanti e tutti fanno finta di niente».
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