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Tragedia a Satriano. Cinque ore di autopsia: Simona ha cercato di difendersi

Sono 12 i cani catturati. Nei prossimi giorni non sono esclusi prelievi nelle fauci degli animali

Pubblicato il: 28/08/2021 – 16:59
Tragedia a Satriano. Cinque ore di autopsia: Simona ha cercato di difendersi

CATANZARO Un lungo e meticoloso esame autoptico è quello che il medico legale Isabella Aquila ha condotto questa mattina sul corpo della giovane soveratese Simona Cavallaro, 20 appena, morta in seguito all’aggressione di un branco di circa 15 cani mentre nell’area picnic di località Monte Fiorino, nel comune di Satriano, stava perlustrando la zona con un amico in previsione di un scampagnata da fare domenica prossima. La tragedia è avvenuta giovedì scorso e oggi il medico legale, nominato dal pm di Catanzaro Irene Crea, ha compiuto una lunga autopsia, dalle 9:15 alle 14, alla presenza dei periti nominati dalla famiglia della ragazza e dell’indagato, un pastore di 44 anni, proprietario del gregge che i cani, tra maremmani e meticci, stavano custodendo. Dalle prime analisi sembrerebbe che la giovane sia stata inizialmente attaccata di spalle, alle gambe e anche alla schiena. La ragazza ha cercato di difendersi perché sotto le sue unghie sono stati trovati peli di cane. Starà ora a un team di esperti – per ulteriore scrupolo – stabilire a quali tra i 12 cani catturati appartengano i peli prelevati. Tra i 12 cani che sono stati catturati solo uno è microcippato.

Alla ricerca degli ultimi cani da catturare

Nelle ultime ore sono stati effettuati prelievi dal pelo degli animali, alcuni dei quali avevano il capo sporco di sangue.
Non è escluso che nei prossimi giorni vengano effettuati anche prelievi nelle fauci degli animali per arrivare a più approfonditi riscontri e comparazioni. Sulla vicenda stanno indagando i carabinieri della compagnia di Soverato, agli ordini del tenente Luca Palladino, che per primi sono arrivati sul posto, lo scorso giovedì, allertati dall’amico che si trovava in compagnia di Simona. I militari hanno trovato i cani ancora sul posto che hanno cercato di avventarsi anche su di loro, tanto che è stato necessario sparare dei colpi in aria per disperderli. Al momento i militari, con l’aiuto di veterinari, hanno catturato 12 animali del branco posto a custodia del gregge. Per otto di questi si è reso necessario sedarli per poterli prendere. Ora gli animali sono affidati in custodia al canile municipale mentre i carabinieri sono alla ricerca degli ultimi esemplari che mancano alla cattura.

Il rifugio nella chiesetta e poi la tragica corsa verso l’auto

Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, in un primo momento, col passaggio dei cani, i due ragazzi si sarebbero rifugiati in una chiesetta in legno che si trova nell’area picnic attrezzata. Solo in un secondo momento Simona, forse pensando che gli animali fossero andati via, ha cercato di raggiungere l’auto. Purtroppo però è stata accerchiata dal branco. Ha tentato di fuggire, di difendersi strenuamente ma era un gesto disperato, finito in tragedia.
La tragedia di Simona ha scosso il Paese. Soverato e la Calabria sono in lutto per la scomparsa di una ragazza solare e serena. Inconsolabile la famiglia che domani, nel giorno che doveva essere di festa con gli amici, dovrà affrontare il funerale di una figlia e di una sorella gemella. «Non è giusto – scrive papà Alfio su Facebook – le nostre vite saranno distrutte sapendo che sei andata in cielo. Dio non aveva bisogno di un angelo in più. Già tu eri un angelo qui in questa terra». (ale. tru.)

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