LAMEZIA TERME «La sanità in Calabria deve necessariamente tornare in mano ai calabresi e agli enti locali. Dobbiamo uscire da questa situazione di commissariamento che dura ormai da troppi anni e dobbiamo creare le condizioni affinché si possa tornare a programmare. E questo può avvenire solo nel caso in cui si riaffidi alle istituzioni locali la possibilità di programmare».
Il sottosegretario al ministero della Salute, Andrea Costa, non ha dubbi e ai microfoni del Corriere della Calabria traccia quello è il percorso da seguire, dal governo nazionale e, presto, anche da quello regionale che Costa spera possa essere guidato da Roberto Occhiuto. Già perché la visita in Calabria di Costa – la seconda in meno di un mese – non è casuale e si inserisce nel contesto politico regionale in vista delle prossime elezioni regionali fissate per il 3 e 4 ottobre.
E sarà proprio la sanità il terreno di scontro sul quale si daranno battaglia i candidati. Ma, al di là proposte più o meno realiste e tracciati percorribili, Costa ha le idee chiare, a partire dall’enorme debito che grava ancora sulla nostra regione: «Non si può conciliare il risanamento con l’attività ordinaria altrimenti si rischia di non potercela fare e il risultato sarebbero continui tagli, continue chiusure di reparto mentre credo che i calabresi abbiano il diritto di avere una sanità efficiente e accessibile. Dobbiamo dunque individuare percorsi separati, da un lato ci si deve fare carico di azzerare il pregresso e consentire di tornare all’ordinarietà, pianificare e dare le risposte di cui il territorio ha bisogno». Secondo Andrea Costa inoltre «la pandemia ha messo in evidenza ancora di più la differenza e la disparità nel nostro territorio nazionale. Il tema centrale del governo deve essere quello della programmazione e della condivisione delle linee guida, pur mantenendo le autonomie delle regioni, ma bisogna far tornare la sanità all’interno di binari ben definitivi e garantire su tutto il territorio quella omogeneità che garantisca risposte ai cittadini». «L’occasione del fondi del Recovery – spiega Costa – può darci l’opportunità di aiutarci ma come governo dobbiamo assumerci la responsabilità di definire gli standard, gli obiettivi garantendo sempre la libertà delle regioni».
A proposito di sanità e pandemia, il sottosegretario ai nostri microfoni ha anche messo in evidenza i punti positivi della campagna vaccinale in atto: «È andata bene finora e abbiamo raggiunto risultati importanti. Dobbiamo certamente proseguire nel cercare di veicolare un messaggio rassicurante nei confronti dei cittadini e far comprendere come il vaccino sia l’unica via d’uscita da questa pandemia. Sono convinto che tra i cittadini non ancora vaccinati ci siano, oltre ai no-vax, ancora tanti indecisi e incerti e allora bisogna dar loro messaggi chiari e rassicuranti e non credo che la radicalizzazione dello scontro possa portare a risultati positivi. Dobbiamo proseguire su questa strada anche perché come governo ci siamo dati l’obiettivo di superare l’80% dei vaccinati entro settembre e quello sarà il momento di fare dei bilanci e prendere decisioni». «Al momento, ad esempio, – precisa ancora Costa – non mi sento di escludere l’obbligo vaccinale per alcune categorie e l’estensione del green pass. La politica ha grandi responsabilità in questa fase storica e c’è bisogno di unità politica e istituzionale, affidandosi alla scienza perché se oggi questo Paese sta uscendo dalla pandemia è solo grazie alla scienza che ci ha messo a disposizione i vaccini e di questo dobbiamo prenderne atto. E non è un caso se i casi e i ricoveri nelle Terapie intensive stanno aumentando e nella maggior parte dei casi riguardano cittadini non vaccinati».
Sul piano prettamente politico, infine, la visita di Andrea Costa in Calabria è l’occasione per rimarcare la vicinanza di “Noi con l’Italia” al candidato presidente Roberto Occhiuto nell’alveo del centrodestra, in previsione dell’arrivo, domani, del presidente Maurizio Lupi. «Occhiuto – spiega Costa – saprà farsi carico delle problematiche e delle esigenze della Calabria e saprà cogliere quella grande occasione rappresentata dal Pnrr. Noi, proprio come “Noi con l’Italia”, faremo una lista a sostegno di Occhiuto, abbiamo la disponibilità di tanti candidati che hanno deciso di mettersi a disposizione per portare un contributo propositivo». «Siamo un partito moderato – ha precisato ancora – e siamo per questo convinti che ci sia bisogno di una politica che torni ad ascoltare i cittadini e il territorio, una politica che scelga il dialogo e il confronto anziché lo scontro e la contrapposizione e con questo spirito affrontiamo questa campagna elettorale convinti di portare un contributo importante al presidente Occhiuto all’interno della futura amministrazione regionale, per dare quelle risposte di cui i calabresi hanno bisogno».
Sul futuro del centrodestra e in vista di una possibile “federazione”, ipotesi caldeggiata da Berlusconi e Salvini, Costa spiega: «Credo che il centrodestra abbia dimostrato di saper governare dove si è presentato unito e coeso e non è un caso se governiamo la gran parte delle Regioni italiane. Siamo dunque convinti che nel centrodestra ci sia bisogno di allargare la platea dei moderati. Per quanto riguarda la federazione, Lupi si è già espresso, attendiamo la proposta quando sarà più chiara ma da parte nostra c’è la massima disponibilità nel valutarla, anche positivamente. Oggi ovviamente proseguiamo con il nostro percorso cercando di aggregare quelle componenti moderate che finora hanno avuto difficoltà ad avere una casa e un contenitore dove discutere e confrontarsi». «L’obiettivo di Noi con l’Italia – conclude Andre Costa – è quello di poter dialogare con i cittadini che hanno perso la speranza nelle istituzioni e che da tempo magari non vanno più neanche a votare. Credo che la nostra scommessa sia quella di ridare fiducia e entusiasmo ai cittadini, ripartendo dai territori perché la politica deve essere al loro servizio e lo facciamo in Calabria in occasione del voto alle prossime regionali». (Gi.Cu.)
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