COSENZA Folle di gelosia e già in passato protagonista di violenze nei confronti della moglie. Giuseppe Servidio, 52 anni, è stato interrogato tutta la notte nella caserma dei carabinieri di San Marco Argentano dai militari del nucleo operativo di Cosenza e dal Pm Domenico Frascino che indagano sul femminicidio consumatosi ieri a Fagnano Castello e costato la vita a Sonia Lattari di 43 anni. Il marito – posto in stato di arresto in flagranza di reato e trasferito in carcere – non ha inteso rispondere alle domande del Pubblico ministero trincerandosi dietro un silenzio che stride con quanto accaduto nell’abitazione della coppia nel centro storico di Fagnano. Una scena del crimine cruda: il sangue sparso a terra, la donna ritrovata priva di vita in cucina con il corpo raggiunto da numerose coltellate. Nella giornata di oggi sarà effettuata l’autopsia che chiarirà ulteriormente quanto accaduto. Sonia Lattari ha tentato strenuamente, ma purtroppo senza successo, di difendersi dai colpi mortali inferti dal marito.
I vicini della coppia confessano, a telecamere spente, di aver udito più volte i due litigare ad alta voce. Ma c’è un episodio grave che probabilmente segna uno spartiacque nel tragico epilogo e riporta al mese di marzo del 2021 quando Giuseppe Servidio avrebbe usato violenza nei confronti della moglie, raggiunta da alcuni schiaffi. La donna scelse di non denunciare quanto accaduto alle forze dell’ordine nonostante le sollecitazioni ad affidarsi alle forze dell’ordine o a centri antiviolenza in grado di sostenerla in un momento evidentemente delicato. La Procura di Cosenza continuerà a coordinare le indagini per ricostruire quanto accaduto nella casa della coppia, dove non erano presenti i due figli.
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