VIBO VALENTIA «Chi ha gestito la sanità in Calabria ha le mani sporche di sangue». Non usa mezzi termini Luigi de Magistris, candidato alla presidenza della Regione Calabria, oggi a Vibo Valentia per presentare la candidatura di Antonio Lo Schiavo della lista “deMagistris Presidente”.
E da Vibo, l’ex pm e sindaco di Napoli uscente batte forte su uno dei temi cruciali di questa campagna elettorale e che accomuna tutti i candidati, seppur con toni e sfumature diverse. «Faccio un ragionamento politico, morale e istituzionale – precisa de Magistris – lasciare la Calabria senza tutti i presidi di sanità pubblica territoriale, in alcuni luoghi ci vuole un’ora e 45 prima di avere un’immediata assistenza per salvare una vita. E se non è questa un assassinio morale, politico e istituzionale allora qual è?». «Abbiamo testimonianze di persone che arrivano in presidi senza un pronto soccorso adeguato, spesso non trovano personale e neanche l’acqua ossigenata. E poi ci sono ambulanze senza medici, l’elisoccorso che per un periodo non ha funzionato, mancano consultori, ambulatori, pronto soccorso. Insomma, un disastro». «E di questo c’è una responsabilità evidente – continua de Magistris – e certo non spetta a me dire se ci siano responsabilità giuridiche o di altro tipo, ma da uomo delle istituzioni che fa politica e si candida per cambiare questa Regione e a garantire una sanità pubblica, dico che chi ha governato in questi anni ha commesso sicuramente delle cose gravissime e ha una responsabilità conclamata».
Quando si parla di sanità calabrese è impossibile non parlare anche del commissariamento. Oltre dieci anni che, in termini reali, non hanno portato quel cambiamento previsto, tutt’altro. E anche su questo tema de Magistris non ha dubbi, spiegando quali sono i suoi piani: «Quando vinceremo noi finirà il commissariamento della sanità in Calabria. Perché se lo dice Occhiuto non è credibile, l’ha voluto lui il commissariamento. Se lo dice Amalia Bruni non è credibile perché chi l’appoggia l’ha voluto anche. Noi invece siamo contro perché ci dobbiamo assumere questa responsabilità. Il debito non l’hanno fatto i calabresi e non lo possono pagare loro, lo paghino i politici che hanno rubato e sperperato il denaro pubblico. E il Governo stralci quel debito come ha già fatto in altre occasioni così noi possiamo volare e finalmente riconnettere una sanità pubblica su tutti i territori».
E poi ci sono gli “impresentabili” e i familiari inseriti nelle liste elettorali: «Vedere scene di impresentabili che al loro posto mettono i parenti – dice de Magistris – è davvero umiliante per la politica. L’hanno fatto talvolta utilizzando anche le donne. Io invece io credo che donne, giovani e anziani debbano essere i protagonisti di questo cambiamento». Poi l’appello alle donne calabresi: «Io mi rivolgo soprattutto alle donne giovani perché sono quelle che maggiormente mettono in campo, nei momenti più difficili, l’elemento di forza rappresentato dall’intuizione, dalla passione e dalla rottura e le donne in Calabria hanno un ruolo fondamentale. E nelle nostre liste ci sono donne importanti e credibili e tante donne calabresi stanno capendo che per evitare la fuga dei loro figli, votare de Magistris significa dar loro una scelta e non per necessità». Infine anche una battuta sui recenti sondaggi: «I sondaggi sono sbagliati, siamo ultimi. Ogni volta che mi hanno dato ultimo mi ha portato sempre bene». (redazione@corrierecal.it)
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