LAMEZIA TERME Dalla poltrona di sindaco a quella di consigliere regionale. Un “salto” che è poi l’ambizione di molti, ma non sempre i risultati sono all’altezza delle aspettative. Ed è stato così anche in questa tornata elettorale che ha visto, in Calabria, il trionfo (scontato) di Roberto Occhiuto. E al netto della vittoria del leader della coalizione di centrodestra, a fare la differenza sono i voti raccolti dai consiglieri e proprio dai quei sindaci che rappresentano l’espressione dei singoli territori, a contatto diretto con i cittadini.
Ottimo il risultato di Ernesto Alecci, primo cittadino di Soverato, eletto consigliere regionale in quota Pd. Nella circoscrizione centro, infatti, ha ottenuto 8.727 voti mentre nel proprio Comune ha raccolto 1.441 voti. Tra tutti i candidati sindaci di fatto Alecci è l’unico che è riuscito ad entrare in Consiglio regionale monetizzando dunque non solo i consensi nella “sua” Soverato ma anche quelli maturati nella provincia Catanzarese.
Altro sindaco che è riuscito a spiccare il volo verso la Cittadella regionale è Franco Iacucci, il cui ruolo però va oltre i compiti istituzionali ricoperti ad Aiello Calabro, visto che è il presidente della Provincia di Cosenza. Iacucci è il più votato per il Pd nella circoscrizione Nord con oltre 6.700 voti. Nel “suo” comune ne ha ottenuti 467. Tanto per fare un paragone, l’intera coalizione di Roberto Occhiuto ne ha riportati 192.
È andata decisamente peggio a Mario Migliarese, sindaco di Montepaone, che con “Coraggio Italia” ha ottenuto 1.564 voti, sesto per il suo partito, dietro Santacroce, Zaccone, Miletta, Carceo e De Nisi, mentre nel suo Comune ha ottenuto 735 voti. Non è andata bene neanche per Francesco Mauro, sindaco di Sellia Marina, e candidato con “Forza Azzurri”. Per il primo cittadino, infatti, i consensi nella circoscrizione centro sono stati 2.382 di cui meno della metà, 1.113, ottenuti nel suo Comune, arrivando dietro a Tranquillo Paradiso (3.970), Giorgio Arcuri (3.305) e l’ex sindaco di Lamezia, Pasqualino Scaramuzzino. È andata meglio per il sindaco di Sellia, Davide Zicchinella, che ha raccolto 2.910 voti con “La Calabria Sicura”, 117 nel suo Comune, e comunque insufficiente per farsi eleggere in Consiglio perché la lista non è riuscita a raggiungere il quorum.
Un altro primo cittadino, Giovanni Calabrese di Locri, ha raccolto 5.259 preferenze nella Circoscrizione Sud con “Fratelli d’Italia”, 1.724 solo nel suo Comune, arrivando secondo e dietro solo a Giuseppe Neri (5.886 voti) che entra in Consiglio al suo posto.
Per Vittorio Scerbo, sindaco di Marcellinara, e candidato con la lista “Tesoro Calabria”, sono stati 729 i voti, dietro a Mimma Scida (861) e il capolista Carlo Tansi (1.720). Per Scerbo comunque un buonissimo risultato, di fatto il più votato nel suo Comune dove ha raccolto in tutto 333 preferenze. Ottima performance, invece, per Pietro Caracciolo, sindaco di Montalto Uffugo. Nella sua città con l’Udc ha raccolto infatti 1.127 preferenze, più del “record man” Gianluca Gallo (846) toccando quota 2.750 in tutta la Circoscrizione Nord.
Sono in tutto 465 i voti raccolti invece da Rosanna Mazzia, sindaco di Roseto Capo Spulico (circoscrizione nord), la più votata nel suo Comune con “La Calabria Sicura”. Così come un altro primo cittadino, Giuseppe Ranù, anche lui il più votato nella sua Rocca Imperiale, 996 voti, raccogliendone invece 2.458 in tutta la circoscrizione nord, dietro proprio all’omologa Mazzia con 2.792 preferenze. Sono infine 1.296 i voti ottenuti da Ugo Vetere, sindaco di Santa Maria del Cedro, 4.338 ottenuti in tutta la circoscrizione nord nella lista “Dema” a sostegno del candidato presidente, Luigi de Magistris. (Gi.Cu.)
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