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Crotone, il centrodestra si organizza per contrastare Voce

Trovare un candidato che metta d’accordo tutte le correnti è stato il tema dell’incontro di ieri tra Forza Italia, Udc, Fratelli d’Italia, Coraggio Italia

Pubblicato il: 24/10/2021 – 21:59
di Gaetano Megna
Crotone, il centrodestra si organizza per contrastare Voce

CROTONE Trovare un accordo per impedire l’elezione di Vincenzo Voce a presidente della Provincia di Crotone. Ieri c’è stato il primo incontro del centrodestra convocato dal parlamentare Sergio Torromino, nella qualità di coordinatore provinciale di Forza Italia. All’incontro, tenutosi all’azienda di Torromino, erano presenti tra gli altri il sindaco di Rocca di Neto, Alfonso Dattolo, in rappresentanza di “Coraggio Italia”, una delegazione dell’Udc guidata da Enzo e Flora Sculco, il coordinatore sospeso di Fratelli d’Italia, Michele De Simone (sospeso temporaneamente perché candidato alla Regione), e una delegazione di FI con Torromino e Ottavio Tesoriere. Non era presente la Lega, ma era stata invitata. L’ordine del giorno dell’incontro riguardava l’avvio del dibattito per individuare il candidato a presidente e comporre uno schieramento più ampio possibile da opporre al centrosinistra e soprattutto al sindaco di Crotone in caso di una sua candidatura a presidente. L’obiettivo è quello di indebolire Voce nella speranza di fargli mancare la maggioranza che lo sostiene e preparare il terreno per andare alle elezioni anticipate nella città pitagorica. Sempre che Voce decida di partecipare alla competizione elettorale per l’elezione del presidente dell’ente intermedio, che si terrà il prossimo 18 dicembre. In caso di partecipazione alla competizione e sconfitta di Voce, quindi, il centrodestra sulla spinta della vittoria alla Provincia potrebbe pensare di dare l’assalto al Comune. La prima riunione del centrodestra è stata interlocutoria e il tavolo tornerà a riunirsi sabato prossimo. La speranza è quella di coinvolgere l’intero centrodestra nella partita. Tutti sanno, però, che la partita da giocare è molto complessa per i rapporti difficili che intercorrono tra le diverse aree del centrodestra. L’area che si definisce del “civismo” e non ha ancora tessere di partiti ha già deciso di puntare sulla candidatura a presidente della Provincia del sindaco di Cirò Marina, Sergio Ferrari. Una proposta che potrebbe non trovare d’accordo Torromino e altri per vicende elettorali. L’area del “civismo” che ha sponsorizzato e votato i candidati vincenti alle recenti elezioni regionali (non graditi a FI della provincia pitagorica) non è disponibile a fare nemmeno un piccolo passo indietro sulla proposta di Ferrari. Quest’area, sulla carta, può contare sul voto di diversi consiglieri comunali di Crotone, che grazie al voto ponderato contano di più, e di altri Comuni. I partecipanti al tavolo di ieri, ammesso che siano tutti concordi nel condividere il progetto, da soli potrebbero non avere i numeri per vincere. Se vogliono avere più chance di vittoria potrebbero essere costretti ad ingoiare il rospo e candidare Ferrari a presidente. Anche in questo caso il problema sarebbe risolto a metà in quanto ci sono dirigenti di primo piano del “civismo” che non vorrebbero stringere accordi con Sculco per vicende pregresse, quando tutti erano nel centrosinistra. Non è detto, poi, che in Fratelli d’Italia, se dovessero confermare De Simone alla guida del partito provinciale, vi sia la disponibilità a fare un accordo con i partiti che hanno partecipato al tavolo di ieri. Da quanto è stato possibile apprendere De Simone guarda con simpatia l’area del “civismo”. 

Che farà Voce?

Voce sta valutando se candidarsi. Sa che se non dovesse essere eletto rischia molto. Tutto dipende da quello che uscirà dall’incontro convocato per le 18 di domani dal sindaco Pd di Casabona, Francesco Seminario. A questo incontro sono stati invitati i sindaci targati dem (una decina), i capigruppo consiliari del Pd e alcuni dirigenti. Da questa riunione potrebbe anche arrivare una proposta per Voce, ma non è detto che sia così. Se c’è l’alleanza tra Voce e il Pd la partita si può giocare e l’esito finale dipenderà dalla tenuta della maggioranza del sindaco di Crotone. Il voto alla Provincia ha sempre riservato sorprese per i tradimenti che si sono consumati nell’urna. 

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