FIUMEFREDDO BRUZIO Far nascere una banca del microcredito, mettere al centro le persone, favorire i processi partecipativi nei luoghi in cui quelle stesse persone vivono. Sono alcuni dei punti emersi dalla prima edizione del Piccolo Festival della Microfinanza che si è svolto a Fiumefreddo Bruzio promosso dall’Istituto di Studi e Ricerche Sociali Ermanno Gorrieri e realizzato con il supporto dell’Ente Nazionale per la Microfinanza – Enm, la Fondazione Carical e la Bcc Mediocrati.
L’iniziativa ha posto l’accento su come far ripartire il Paese, in modo particolare il Sud e la Calabria, attraverso il sostegno alle idee progettuali di giovani imprenditori per favorire un’economia più giusta, inclusiva dei piccoli e dei borghi, creando inclusione economica e sociale. Alla due giorni di formazione e riflessione sui temi della microfinanza sono intervenuti, tra gli altri, Mario Baccini, presidente Ente Nazionale per il Microcredito e Fabrizio Barca, già ministro della coesione territoriale e coordinatore del Forum Disuguaglianze e Diversità. È di Baccini la proposta di lanciare una banca del microcredito attraverso un azionariato diffuso e popolare i cui soci devono essere i tutor, i beneficiari e gli enti non profit. Barca si è, invece, soffermato sulla rimozione degli ostacoli che impediscono la piena realizzazione della persona: «Si deve intervenire nei processi di formazione della ricchezza ed è necessario rivolgere le politiche pubbliche alle persone, nei luoghi».
A fare gli auguri al festival la ministra per il Sud e la coesione territoriale, Mara Carfagna che ha sottolineato come lo Stato debba essere amico dell’iniziativa privata, con una burocrazia snella e con un fisco più leggero. «La difficoltà di accesso al credito delle piccole e medie imprese meridionali è uno dei principali divari a cui dobbiamo porre rimedio. L’attenzione che dedicate alla valorizzazione delle migliori idee di piccola impresa e di iniziativa sociale ed economica, attraverso lo strumento del microcredito, è a mio parere un tassello fondamentale nello sviluppo produttivo e occupazionale del Mezzogiorno».
Il talk pomeridiano dedicato alla ripartenza post Covid ha visto un confronto vivace anche sul Piano nazionale di ripresa e resilienza a partire dalle esperienze come quella della società di microcredito Permicro che arriverà, entro la fine dell’anno, a Lamezia Terme. «La nostra mission – ha affermato Benigno Imbriano, amministratore delegato Permicro – è creare inclusione sociale. Saremo presenti in Calabria che è la regione con il più alto tasso di esclusione finanziaria in Italia». Per il professore dell’Università della Calabria Domenico Cersosimo non c’è una sola via per lo sviluppo e il rischio del Pnrr è la frammentazione. «Milano non può essere l’unico incubatore».
Il dibattito sul superamento delle diseguaglianze territoriali e sul Pnrr è proseguito nel botta e risposta con Piercamillo Falasca, consigliere economico del Ministro per il Sud e la coesione sociale. «Il Pnrr deve essere un metodo in cui gli interventi si accompagnano alle riforme, questo programma è ambiziosissimo ma dovremo mostrare credibilità e fare». Poi fa un passaggio sulle competenze nella pubblica amministrazione, ma anche nel settore privato: «La vera sfida del Paese è attrarre i migliori, ci siamo impoveriti di competenze. Ci vuole una grande e nuova stagione di valorizzazione delle persone».
Soddisfatta la portavoce del Piccolo Festival della Microfinanza, Katia Stancato: «I territori e i borghi come Fiumefreddo non possono essere solo destinatari di elaborazioni che avvengono altrove, ma luoghi di proposta attivi in un dibattito pubblico aperto, così come è avvenuto con il festival che ha tutti presupposti per avere la sua seconda edizione».
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