LAMEZIA TERME Ancora un sit-in di protesta per gli stagionali della Sacal, impiegati all’aeroporto di Lamezia Terme. Ancora nuvole sulla società che gestisce i tre scali aeroportuali calabresi, con il management ancora sotto pressione dopo il caso della scalata dei privati e la dura presa di posizione del nuovo presidente della Regione, Roberto Occhiuto, pronto a riacquistare le quote per riportare la società sotto il controllo pubblico. Questa mattina si sono dati appuntamento alcuni degli stagionali, guidati dalla Filt-Cgil e dal segretario regionale, Nino Costantino, per rivendicare il mancato coinvolgimento nell’ultimo incontro di Sacal che ha escluso anche altre sigle sindacali. Un accordo – sostengono – che non avrebbe tenuto conto proprio dei lavoratori stagionali, poco più che una sessantina.
«Sempre nella storia di questo aeroporto – ha detto ai microfoni del Corriere della Calabria, Nino Costantino – gli stagionali hanno avuto l’opportunità di lavorare sei mesi d’estate, due mesi durante quella invernale. Ora l’accordo è stato bloccato, e abbiamo ottenuto al contempo un incontro per il prossimo 7 dicembre con la riconvocazione di tutte le organizzazioni sindacali».
«A quel tavolo – continua Costantino – diremo che bisognerà ripartire dalle considerazioni dei giorni scorsi per allargarle agli stagionali e per avere, nei due mesi invernali, la possibilità di essere assunti. Non chiediamo la luna ma solo di seguire la linea già tracciata in questi anni. Ma evidentemente questo management non solo non tiene conto degli accordi passati, ma oramai dileggia le sigle sindacali e persino i lavoratori». «Non va più bene questa storia, bisogna rivoltare l’aeroporto di Lamezia Terme e creare le condizioni di una nuova gestione del sistema aeroportuale calabrese».
E infine, sul caso delle ultime settimane che ha scosso la Sacal, Costantino ha le idee chiare: «È successo quello che avevamo preannunciato 7 o 8 mesi fa, purtroppo. C’è ora una presa di posizione importante del presidente Occhiuto che noi sosteniamo con forza e serietà. Rispetto alle sue posizioni crediamo che bisogna andare fino in fondo, rafforzare il nuovo sistema aeroportuale calabrese creando un nuovo management di una società a maggioranza pubblica. Ancora non è così, bisogna quindi dar vita ad una nuova fase».
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