LAMEZIA TERME Le ambizioni, quelle del sindaco Paolo Mascaro e della sua amministrazione, sono quelle di dare alla città di Lamezia Terme un’immagine nuova e migliore, una “svolta” insomma alle porte di questo nuovo anno appena cominciato ma carico di promesse e aspettative. Una strada impervia e in salita, un percorso frastagliato lungo il quale tocca fermarsi un attimo e fare i conti con una realtà ancora lontana dai sogni e dai progetti, ma ricca di (tante) problematiche tutte da risolvere.
E ai primi posti di un’ideale classifica di priorità c’è senza dubbio il degrado con cui la città lametina è costretta ormai da tanti anni a fare i conti inesorabilmente. Degrado che non riguarda solo le periferie ma, evidentemente, anche le zone più centrali della città. Gli ultimi episodi, spiacevoli e poco edificanti, arrivano da Piazza Mazzini, meglio nota come la storica Piazza D’Armi, tra i luoghi più frequentati dai cittadini lametini ma (troppo) spesso al centro della cronaca locale, tra episodi di violenze, aggressioni e, appunto, degrado.
Fino a diventare anche un luogo di “ricovero” per chi un tetto, evidentemente, non ce l’ha. Un posto insomma dove poter passare la notte. Come si vede dal video, infatti, all’interno di uno dei giochi per bambini presenti nell’area è stato ricavato un vero e proprio giaciglio in cui una o due persone passano abitualmente la notte. Un posto “sicuro” dove poter dormire al riparo – per quanto possibile – dal freddo e dalle intemperie. Una situazione emergenziale, certo non nuova in città ma che puntualmente si ripetono nell’indifferenza generale. E finisce così che spazi concepiti per i bambini e i loro giochi, si trasformino in luoghi off-limits, inaccessibili e impraticabili.
Tocca però all’amministrazione comunale spiegare perché un luogo centrale come Piazza Mazzini continui a rappresentare il peggior degrado della città e perché Lamezia si ritrovi sistematicamente a fare i conti con le stesse problematiche. Ma soprattutto toccherà spiegare come sia possibile che persone indigenti possano passare la notte in certe condizioni, nell’indifferenza generale e silenziosa, allontanando quella “svolta” di Lamezia attesa ormai da troppi anni. (redazione@corrierecal.it)
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