MOTTA SANTA LUCIA Un delitto scioccante. Una violenza assurda rivolta contro la propria consorte, prima aggredita fisicamente e poi soffocata. È con l’accusa di omicidio volontario aggravato che i carabinieri della compagnia di Soveria Mannelli hanno arrestato domenica mattina un operaio 49enne di nazionalità marocchina, domiciliato a Motta Santa Lucia. L’uomo si sarebbe accanito sulla consorte, anche lei marocchina, e poi avrebbe rivelato il delitto al proprio datore di lavoro, un italiano titolare di un’impresa edile. Quest’ultimo, una volta appresa la notizia, ha avvisato i carabinieri, che hanno individuato e preso in custodia il presunto responsabile. I fatti sarebbero avvenuti nella tarda serata di sabato 15 gennaio.
Per i rilievi tecnici di rito sono stati attivati gli specialisti della sezione rilievi del Reparto operativo di Catanzaro, nonché il medico legale per gli accertamenti preliminari sul luogo del delitto, alla presenza del magistrato del pubblico ministero di turno della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Lamezia Terme che ha assunto la direzione delle indagini. In seguito all’interrogatorio dell’indagato è stato emesso un decreto di fermo di indiziato di delitto a carico dello stesso.
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