CORIGLIANO ROSSANO A Bucita, dopo l’allarme e la chiusura dei cancelli per qualche giorno nella settimana scorsa, è tornato tutto normale da questa mattina.
I mezzi di raccolta dei 35 comuni che ricadono nell’Ambito di raccolta ottimale della Sibaritide hanno ripreso a conferire i rifiuti nell’impianto di stoccaggio. Enti pubblici che a quanto pare si sono impegnati col gestore a versare gli arretrati, perché da quanto appreso Ekrò vanterebbe un credito di 2,5 milioni di euro maturato da giugno a dicembre scorsi.
Il problema che permane riguarda gli scarti dalla differenziata ed i rifiuti “tal quale” a causa della saturazione delle discariche calabresi.
In questo periodo, alcuni comuni si sono rivolti a Calabria Maceri a Rende, tentando di bypassare la crisi. Tra questi è finita a Rende – ed in parte nella discarica di Cassano – anche una porzione di rifiuti di Corigliano Rossano, tra il 10% e il 20% delle circa 110 tonnellate giornaliere che la città produce.
La questione scarti, molto probabilmente, ricadrà sull’utenza finale, i cittadini, perché il trattamento di questo genere di rifiuti sarà spedito all’estero. Si ipotizzano nord Europa, dove i rifiuti si trasformano in risorsa e nord Africa, al costo di quasi 300 euro a tonnellata. La via sarebbe quella del trattamento a Calabria Maceri e poi dal porto di Gioia Tauro all’estero.
A Corigliano Rossano, comunque, l’idea dell’Amministrazione comunale è quella di avviare la raccolta differenziata spinta, porta a porta, con il ritiro dei classici cassonetti per la raccolta. Il piano è già partito nel centro storico di Rossano e nei prossimi mesi sarà esteso a tutta la città. (lu.la.)
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