KIEV Il governo dell’Ucraina sollecita i connazionali residenti in Russia – si stima che siano più di 2,5 milioni – a lasciare il Paese immediatamente denunciando il rischio di una invasione militare da parte delle forze di Mosca.
Il ministero degli Esteri ha diffuso una raccomandazione in questo senso citando «la crescente aggressione della Russia contro l’Ucraina che, fra l’altro, rischia di portare restrizioni significative alla capacità di fornire assistenza consolare».
Ieri il Presidente Volodymir Zelensky ha anticipato la possibilità di una rottura, da parte di Kiev, delle relazioni diplomatiche con la Russia a causa del riconoscimento della sovranità delle regioni di Donetsk e Luhansk. Il ministero degli Esteri in Russia ieri ha poi reso nota l’intenzione di evacuare «nel prossimo futuro» dall’Ucraina i dipendenti delle sedi diplomatiche.
Ed il Consiglio di sicurezza ucraino ha chiesto lo stato di emergenza nel Paese. Il Parlamento ucraino ha approvato oggi l’imposizione di sanzioni a 351 cittadini russi, compresi i parlamentari che hanno appoggiato il riconoscimento dell’indipendenza dei territori controllati dai separatisti e l’invio delle truppe russe nell’Ucraina orientale. Lo riporta il Guardian. Le sanzioni prevedono, tra l’altro, il divieto di ingresso in Ucraina da parte delle persone prese di mira, e vietano loro l’accesso ai beni, ai capitali, alle proprietà e alle licenze per affari.
E Kiev annuncia la mobilitazione dei riservisti. Lo rende noto l’esercito di Kiev confermando una notizia anticipata ieri sera dai media internazionali.
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