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Kiev sventrata dalle bombe. Putin ai militari: «Prendete il potere»

Per gli Usa la città cadrà in mano russa in pochi giorni. Appello di Zelensky ai leader Ue. Draghi: «Pronti a partire 1.400 militari»

Pubblicato il: 25/02/2022 – 18:38
Kiev sventrata dalle bombe. Putin ai militari: «Prendete il potere»

Il governo ucraino prevede l’arrivo dei tank russi a Kiev in giornata, dopo che paracadutisti russi sono atterrati a 30 km dalla città, che ora è assediata. Mezzi militari ucraini stanno entrando nella capitale per difenderla.

Volontari ucraini ricevono armi per difendere la città (foto: EPA/MIKHAIL PALINCHAK)

Il sindaco di Kiev Klitschko dichiara che la città è in assetto difensivo: 18mila fucili sono stati consegnati ai volontari che si stanno preparando per la resistenza. L’intelligence Usa prevede che potrebbe cadere nel giro di pochi giorni. Il presidente ucraino Zelensky ha detto ai leader dell’Ue: «Questa potrebbe essere l’ultima volta che mi vedete vivo».
Putin chiede all’esercito ucraino di «prendere il potere» a Kiev e di rimuovere Zelensky. Il presidente russo ha detto che ciò favorirebbe le trattative con Mosca. «Sarà più facile per voi trovare un accordo con noi», ha detto il presidente, citato da Interfax, rivolgendosi all’esercito di Kiev. Putin ha anche detto che sta combattendo una «banda di drogati e neonazisti».

I combattimenti

foto di Sergei SUPINSKY/AFP

Mentre Kiev si prepara per un possibile arrivo delle truppe russe il governo ucraino sui social incoraggia la popolazione a resistere realizzando anche bottiglie incendiare per respingere gli occupanti. «Cittadini, neutralizzate gli invasori con bottiglie Molotov! State attenti e non abbandonate le vostre case!», si legge sugli account Twitter del ministero della Difesa e di quello degli Interni, con tanto di istruzioni per realizzare il cocktail incendiario. (Il tweet del ministero che spiega come fabbricare una molotov:)

Inoltre, combattimenti sono in corso in quartiere settentrionale di Kiev, Oblonsky: lo ha constatato un giornalista della Afp, mentre secondo alcuni media internazionali spari sono stati uditi nella zona degli edifici governativi. Secondo alcune testimonianze i carri armati dell’esercito russo, senza insegne, starebbero avanzando in centro città, dove si susseguono esplosioni.
Kiev potrebbe cadere in mano russa nel giro di pochi giorni: sono le ultime previsioni dell’intelligence Usa secondo fonti citate da alcuni media americani. Zelensky ha invitato gli europei che hanno «esperienza di guerra» a «venire a combattere in Ucraina».Violenti combattimenti sono in corso anche attorno e nella città portuale di Mariupol, nel Donbass. Lo denuncia il sindaco Vadym Boychenko: «Non stiamo combattendo solo per l’Ucraina ma per tutta l’Europa”, ha aggiunto citato dai media locali. In mattinata si erano registrati vari tentativi di infiltrazione in città di reparti russi, ha aggiunto il sindaco, che parla di “carri armati russi che avanzano verso la città».

Dal Cremlino: «Eventuali negoziati non cancellerebbero l’azione militare»

Putin «è pronto a inviare a Minsk una delegazione russa a livello di rappresentanti del Ministero della Difesa, del Ministero degli Affari Esteri e dell’amministrazione presidenziale per negoziati con una delegazione ucraina». Lo ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitry Pesko. Poi la precisazione: «I possibili negoziati a Minsk possono iniziare in qualsiasi momento», ma «non cancellerebbero l’operazione speciale russa in Ucraina», ha dichiarato il ministero degli Esteri russo, citato da Interfax. Ma prima «Kiev deve decidersi, o parla con il nostro Paese o accusa il nostro Paese», ha aggiunto Mosca, sottolineando che è troppo presto per indicare a che livello una delegazione russa potrebbe partecipare ai colloqui.

Le sanzioni Ue e l’informativa di Draghi alle Camere

«Il Governo italiano ha sempre auspicato, insieme ai suoi partner internazionali, di risolvere la crisi in modo pacifico e attraverso la diplomazia. Qualsiasi dialogo, però, deve essere sincero e soprattutto utile. Le violenze di questa settimana da parte della Russia rendono un dialogo di questo tipo nei fatti impossibile. La nostra priorità oggi deve essere rafforzare la sicurezza del nostro continente e applicare la massima pressione sulla Russia perché ritiri le truppe e ritorni al tavolo dei negoziati». È l’incipit dell’informativa urgente presentata dal premier Mario Draghi alle Camere.
Solidarietà, ma anche rammarico per la mancata interlocuzione col presidente Zelensky e la necessità di pensare a nuove vie di approvvigionamento energetico i temi principali. «Le forze italiane – sottolinea inoltre – che prevediamo essere impiegate dalla Nato sono costituite da unità già schierate in zona di operazioni – circa 240 uomini attualmente schierati in Lettonia, insieme a forze navali, e a velivoli in Romania; e da altre che saranno attivate su richiesta del Comando Alleato. Per queste, siamo pronti a contribuire con circa 1400 uomini e donne dell’Esercito, della Marina e dell’Aeronautica, e con ulteriori 2000 militari disponibili». 
«Ai circa 2mila connazionali presenti» in Ucraina «è stato raccomandato di seguire le indicazioni delle Autorità locali e di valutare con estrema cautela gli spostamenti via terra dentro e fuori il Paese. Alla luce della chiusura dello spazio aereo e della situazione critica sul terreno, stiamo pianificando in coordinamento con le principali ambasciate dell’Unione Europea un’evacuazione in condizioni di sicurezza».
L’Ue sta lavorando a un terzo pacchetto «urgente» di sanzioni, mentre il secondo pacchetto potrebbe includere il congelamento degli asset di Putin e del ministro degli Esteri Lavrov. Ma il presidente ucraino Zelensky giudica la risposta europea alla Russia «troppo lenta», invita gli europei che hanno «esperienza di guerra» a «venire a combattere in Ucraina» e ironizza sul fatto che Draghi ha detto che ha cercato invano di mettersi in contatto con lui: «La prossima volta sposterò l’agenda bellica per parlare con Mario Draghi ad un’ora precisa».

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