CARDINALE Comune storicamente legato alla produzione corilicola, Cardinale si appresta a realizzare il progetto “Il borgo della Nocciola”, che mira a valorizzare: il frutto in guscio, come risorsa, per le sue qualità gastronomiche e nutraceutiche, la tradizione agricola, sotto il profilo culturale, economico, turistico e occupazionale, la peculiarità paesaggistica e il valore naturalistico del luogo. Molteplici finalità che verranno perseguite con un finanziamento di un milione e mezzo di euro, concesso nell’ambito del bando “Borghi” della Regione Calabria.
L’avvio dei lavori per la realizzazione degli interventi previsti dal progetto, fa sapere dal Comune il sindaco Danilo Staglianò, dovrebbe avvenire dopo l’estate.
Un progetto accolto con plauso dall’Ats – Associazione dei produttori Tonda di Calabria bio e dal Consorzio di Valorizzazione e Tutela Nocciola di Calabria. Per il presidente Giuseppe Rotiroti: «Il progetto conferisce centralità alla coltura prevalente del territorio, ad una nocciola di qualità, biologica per il 90% della produzione, che negli anni si è conquistata un posto di tutto rispetto nella realtà nazionale. Gran parte del prodotto va oltre i confini regionali e la Calabria è la quinta regione a vocazione corilicola dopo Campania, Lazio, Piemonte e Sicilia. Il progetto varato grazie ai sostegni del Bando Borghi – prosegue – prevede la creazione di itinerari turistici. L’obiettivo è promuovere il nostro ricco patrimonio, valorizzando luoghi di produzione, riqualificando il centro storico e la vocazione ambientale, evidenziando e mettendo a sistema le risorse enogastronomiche con in primo piano la nocciola e l’ottima produzione lattiero-casearia del territorio».
Peraltro, precisa ancora Rotiroti, «la nocciola rappresenta un pezzo importante della nostra storia locale, emblema e testimonianza è Castello Filangieri, in località Razzona, nelle cui vicinanze fu realizzato il primo noccioleto specializzato in Calabria. Il progetto redatto per il Bando Borghi, la cui realizzazione attendiamo con entusiasmo, rappresenta il corposo tentativo di saldare definitivamente territorio e nocciola, comunità e filiera corilicola, produzione e attrattività turistica; rispondono in pieno a questo obiettivo le previste attività culturali, artistiche, scientifiche e culinarie con l’allestimento di aree per la sperimentazione didattica del processo produttivo della nocciola, la promozione della ricerca e dello sviluppo di prodotti nutraceutici derivati dalla nocciola e degli aspetti salutari sulla dieta, l’organizzazione di convegni, laboratori, corsi di assaggio ed abbinamenti in cucina».
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