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“Free Mimmo”, lanciata la campagna internazionale per «revocare le accuse a Lucano»

“International Progressive” scriverà a Draghi e Mattarella. Da Chomsky a Carola Rackete diversi definiscono «una vergogna» la condanna all’ex sindaco

Pubblicato il: 21/03/2022 – 9:48
“Free Mimmo”, lanciata la campagna internazionale per «revocare le accuse a Lucano»

RIACE Un appello che oltrepassa non soltanto i confini del borgo della Locride, ma dell’intera Italia e reca le firma di alcuni tra i più autorevoli esponenti del mondo della cultura dal linguista Noam Chomsky e alla capitana della Sea Watch Carola Rackete. Ma anche personaggi politici della scena internazionale come il deputato francese e leader di France insoumise, Jean-Luc Melenchon, l’ex ministro e oggi deputato greco Yanis Varoufakis, e la sindaca di Barcellona, Ada Colau.

La campagna “Free Mimmo”

«Mi chiamo Domenico Lucano, scrivo per avere il vostro sostegno», cita l’intestazione. “Free Mimmo” è la campagna lanciata dall’Internazionale Progressista, che si incaricherà, questo 21 marzo, di riportare all’attenzione del Premier Mario Draghi e del presidente della Repubblica Sergio Mattarella la richiesta di ritirare tutte le accuse nei confronti dell’ex sindaco di Riace. La sentenza del tribunale di Locri è stata pronunciata lo scorso 30 settembre e a fronte dei reati ipotizzati di abuso d’ufficio, truffa e associazione a delinquere, tra gli altri, Lucano è stato condannato a 13 anni e 2 mesi di reclusione. I legali Andrea Daqua e Giuliano Pisapia hanno proposto Appello contro la sentenza e si attendono ora gli sviluppi in sede giudiziaria.
Nel frattempo si crea una “coalizione internazionale” che interviene in difesa del “sindaco dell’accoglienza” ritenendolo esente da alcun reato dacché le sue azioni erano fatte col solo scopo di sostenere e tutelare i migranti in arrivo al borgo.

Chomsky: «La punizione di Lucano è una vergogna»

“Internazionale Progressista”, associazione nata nel 2018 con lo scopo di unire gli attivisti da ogni parte del mondo, ha ricevuto la richiesta di Lucano subito dopo la pronuncia di primo grado di Locri e l’ha subito rilanciata, se non altro, per contribuire a far luce sulla vicenda che ha interessato – e continua a interessare – Riace. «Lucano – si legge – ha reinsediato centinaia di famiglie di immigrati, dando nuova vita al paese, ed è stato premiato con tre mandati come sindaco con il suo “programma di ospitalità, ringiovanimento e abbondanza”». La campagna è stato rilanciato in collaborazione con DiEM25 e Catalunya en Comi in inglese, francese, italiano e spagnolo. Noam Chomsky, membro del Consiglio, ha così commentato: «Domenico Lucano ha offerto una vera speranza per la rivitalizzazione di Riace e per il suo diventare un modello per gli altri. La sua punizione è una vergogna. Dovrebbe essere prosciolto subito e aiutato a portare avanti l’importante lavoro che aveva iniziato». Spunto finale è riservato poi a Salvini, tacciato come uno dei maggiori responsabili delle compagne ostraciste verso l’accoglienza. «Matteo Salvini e gli interessi radicati che rappresenta intendono inviare un messaggio che non tollereranno tali “crimini” di decenza e ospitalità. Esclusione e sfruttamento sono le uniche leggi che conoscono». Un verbo che può essere coniugato per «tutta l’Ue e nel mondo» dove «i governi stanno demonizzando i migranti e criminalizzando coloro che danno loro rifugio». (redazione@corrierecal.it)

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