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Ambiente, la Bruni insiste: «Ritirare la legge sulla nuova Authority rifiuti-acqua» – VIDEO

La leader dell’opposizione in Consiglio regionale: «Proposte del genere richiedono concertazione, stop al disegno accentratore di Occhiuto»

Pubblicato il: 04/04/2022 – 17:22
Ambiente, la Bruni insiste: «Ritirare la legge sulla nuova Authority rifiuti-acqua» – VIDEO

CATANZARO «Rinnoviamo la richiesta di ritirare» la proposta di legge che istituisce la nuova governance in tema di rifiuti e di acqua in Calabria. Lo afferma la leader dell’opposizione di centrosinistra in Consiglio regionale, Amalia Bruni, capogruppo del Misto. La Bruni si sofferma sul testo normativo che prevede la nascita di una nuova Authority, l'”Autorità Rifiuti e Risorse idriche della Calabria”, che di fatto sopprimerà l’Aic e gli Ato: la proposta di legge, che giovedì sarà all’esame della quarta Commissione Ambiente del Consiglio regionale, sta sollevando numerose polemiche, soprattutto da parte dell’Anci e di vari Comuni oltre che della stessa opposizione di centrosinistra, che nei giorni accorsi ha già contestato al governatore Occhiuto un atteggiamento di «continuare nel suo disegno accentratore». Contestazione che la Bruni ribadisce in questa dichiarazione rilasciata al Corriere della Calabria a margine di un’iniziativa in Cittadella a Catanzaro.


«Ci preoccupa – sostiene la leader dell’opposizione di centrosinistra – l’accentramento di potere da parte del presidente, perché viene fatto senza una reale concertazione. Si parla spesso e volentieri di coinvolgimento, ma questo coinvolgimento non sempre però si trova negli atti, e questo ci preoccupa. Nella storia della Regione Calabria non c’è mai stata una capacità di governance dei processi, questo è un grandissimo problema. Decentrare attività di questo tipo avrebbe dovuto essere molto più efficace, e non tutti gli Ato in Calabria hanno funzionato, spesso e volentieri perché l’istituzione centrale non è stata vicina alle istituzioni periferiche, ed è quello che va fatto. Quello della governance è un problema, ma la cosa più importante – aggiunge la Bruni – è il coinvolgimento dei sindaci». La Bruni conclude: «Rinnoviamo la richiesta di ritirare il provvedimento perché alla sua approvazione ci si deve arrivare attraverso soluzioni condivise e non solo tirando le orecchie ai sindaci, in parte di maggioranza». (a. c.)

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