CAMPANA «Lo chiamano servizio di continuità assistenziale, ma di continuo ci sono solo le reiterate sospensioni del servizio da oltre un anno a questa parte, che solo ed esclusivamente la buona volontà di qualche medico sul posto ha permesso di rendere la situazione meno gravosa alla popolazione, coprendo più turni rispetto a quelli che gli erano stati assegnati». A scriverlo in una nota rilanciata dall’associazione “Le Lampare”, al centro del comitato per la riapertura dell’ospedale “Vittorio Cosentino” di Cariati è il sindaco di Campana, Agostino Chiarello. L’amarezza del primo cittadino è legata alle difficoltà, del piccolo comune della presila cosentina, a reperire personale per garantire continuità del servizio di guardia medica, col rischio, per il territorio, di perdere un altro presidio fondamentale per veder garantito il diritto alla salute dei cittadini. «Il Direttore Sanitario – continua Chiarello – scrive “malgrado abbia posto in essere tutte le procedure di competenza”: mi verrebbe da chiederle, egregio Direttore, quali sono state queste procedure avviate, perché in un anno e mezzo non è affatto migliorata la situazione, anzi è peggiorata essendo andato in pensione un medico adibito al servizio e che non è stato adeguatamente sostituito. I posti di guardia medica per Campana sono 4, allo stato attuale a mia conoscenza ne è occupato 1 solo e non si comprende cosa faccia “Asp” per alleviare il disagio, nonostante a più riprese è stato promesso di essere in grado di risolvere il problema con un po’ di pazienza: la pazienza è terminata, cara “Asp”, le tue inefficienze ed incapacità si ripercuotono su una popolazione che già subisce scelte scellerate da parte del governo centrale e che è abbandonata a sé stessa da parte degli enti sovracomunali regionali, siano essi politici o gestionali».
E conclude: «In questa tragica situazione in cui ci avete fatto piombare mi viene da pensare che, essendo periodo pasquale, “Asp” conti, nella malaugurata ipotesi di qualche morte di un campanese per mancanza di cure, che esso resusciti, visto che altra speranza di salvezza a quanto pare a noi cittadini di serie zeta non è concessa. Mettetevi una maschera che è meglio, almeno la vergogna delle vostre incapacità sarebbe coperta».
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