AMANTEA Tanti candidati a sindaco, ma poche personalità di alto profilo per “chiudere” le liste. È la sintesi dell’attuale situazione che sta vivendo Amantea quando ormai la data per la presentazione degli schieramenti in corsa per offrire finalmente alla cittadina un’amministrazione ordinaria si avvicina.
Dopo quasi due anni e mezzo di commissariamento per infiltrazione mafiosa a giugno infatti i cittadini torneranno a votare.
Sul campo al momento si sono fatti avanti “ufficialmente” almeno tre candidature a primo cittadino, ma altre due si muovono nell’ombra.
A dichiarare la propria disponibilità Enzo Pellegrino che sul profilo social ha lanciato alcuni giorni addietro, citando Massimo Gramellini, la sua candidatura: «Le scelte giuste sono quelle che si prendono sulla spinta del coraggio e non della paura», ha scritto. Il noto chirurgo cosentino è alla guida del gruppo “Nea Polis – Urban Hub” molto attivo da mesi con diverse iniziative tese a rilanciare l’immagine promozionale di Amantea.
L’altra candidatura “certa” almeno sulla carta è quella di Silvio Clemente, ex funzionario comunale. A sostenere la sua corsa ci sarebbero due esponenti politici già con un trascorso alle spalle: Rocco Giusta più volte assessore comunale, l’ultimo incarico – da cui si è dimesso – nella passata amministrazione. E Robert Aloisio consigliere comunale uscente ed ex collaboratore del consigliere regionale Luca Morrone nonché fondatore del movimento “Spirito Libero”. Dalla sua, Clemente avrebbe ottenuto il consenso anche dell’ex tesoriere storico del Pd, poi passato all’Udeur Tonino Morelli.
In corsa per la carica di sindaco c’è anche Tommaso Signorelli. Già alle precedenti amministrative, l’ex assessore comunale in diverse giunte targate La Rupa e poi Tonnara si era presentato con la lista “Una Città nel Cuore”. Signorelli è da tempo impegnato a presentare il “suo” progetto sul territorio e non ha fatto alcun mistero di essere nuovamente in corsa. Questa volta lo schieramento che dovrebbe supportarlo è “Il domani siamo noi”.
Ai tre si aggiungerebbero Vincenzo Lazzaroli e anche Gianfranco Suriano. Il primo da sempre in area del centrodestra – dichiaratamente vicino al vicepresidente del Consiglio regionale Pierluigi Caputo – sta cercando di promuovere uno schieramento moderato. Lazzaroli avrebbe ottenuto per questo il via libera dai diversi big del centrodestra, ma si è detto pronto ad aprirsi ad una lista civica.
Mentre attorno a Suriano si muoverebbero molti esponenti che hanno fatto parte della compagine della storica “Lista Primavera” (quella che faceva capo al compianto sindaco Francesco Tonnara). Sul progetto di Suriano – centrista – confluirebbero anche anime importanti del Partito democratico che vedono come esponente di spicco l’ex consigliere regionale Graziano Di Natale. Della partita farebbero parte anche ex amministratori – rimasti in panchina da tempo – come Pasquale Ruggiero ed esponenti del mondo sociale come Fausto Perri.
Ma è attorno al Pd, unico partito organicamente presente ad Amantea con un proprio circolo con tanto di sede, che si concentrano gli interrogativi maggiori. Al momento i dem non hanno indicato ufficialmente alcun nominativo. Ma hanno rivolto un appello all’unità. In una nota diffusa via social alcuni giorni addietro, in particolare hanno scritto «sarebbe da irresponsabili non unire le migliori energie alle prossime elezioni comunali». Un appello indirizzato innanzitutto «a tutte le anime che si riconoscono nel Partito democratico ed a tutte le forze sane e volenterose presenti in città».
Sullo sfondo delle amministrative inoltre incombe la grande incognita della richiesta di “secessione” di Campora San Giovanni avanzata da un comitato di cittadini della popolosa frazione. Una richiesta divenuta anche una proposta di legge da parte del consigliere regionale Graziano. Un’incognita che peserà, dicono in molti, anche sulle prossime amministrative di Amantea. D’altronde il voto in questa parte del territorio del grosso centro tirrenico ha da sempre determinato l’esito finale delle elezioni. Un elemento in più che rende ancora più complesso un quadro politico già non troppo sereno. Su tutto però permane l’incertezza di chiudere rapidamente le liste. Tutti i candidati sindaci in pectore, infatti, sarebbero alle prese con la soluzione di questo non facile rebus.
(r.desanto@corrierecal.it)
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