REGGIO CALABRIA Il Consiglio regionale è stato convocato per lunedì 6 giugno, con inizio fissato alle 15. È quanto emerso dalla Conferenza dei capigruppo convocata oggi dal presidente dell’Assemblea legislativa calabrese Filippo Mancuso. Saranno otto i punti all’ordine del giorno della seduta: tra questi, le nomine di competenza del Consiglio regionale “negli organi di amministrazione attiva, consultiva e di controllo della Regione, nonché degli enti anche economici, e delle aziende da essa dipendenti”, le nomine nel Corecom e nella Commissione pari opportunità e l’elezione delle autorità Garanti come il Difensore civico, il Garante per l’infanzia e l’adolescenza, il Garante della Salute e il Garante regionale dei detenuti. In totale, sono una settantina le nomine in elenco (leggi qui https://www.corrieredellacalabria.it/2022/05/13/regione-il-consiglio-si-prepara-al-valzer-delle-nomine-ecco-tutti-i-candidati-elenchi/). Com’è prassi, tuttavia, su questo odg delle nomine è prevedibile che il Consiglio regionale decida di rinviare il punto, con l’obiettivo finale di delegare le nomine al presidente dell’Assemblea che poi procederà attraverso lo strumento dei poteri sostitutivi. Il rinvio delle nomine inoltre avrebbe anche ragioni di opportunità, per evitare che il tema interferisca con la campagna per le elezioni comunali in programma il 12 giugno. Secondo quanto si apprende da fonti del centrodestra, nella maggioranza comunque l’accordo sulle nomine sarebbe di fatto già stato raggiunto. Tra gli altri punti all’ordine del giorno della seduta di lunedì 6 giugno anche una proposta a firma Caputo-Cirillo di “manutenzione” di alcune leggi: questo testo, tra le altre cose, prevede il recepimento del cosiddetto Decreto Fisco che dispone che «al fine di garantire la piena operatività delle attività proprie della gestione sanitaria accentrata (Gsa)… la Regione Calabria può avvalersi di un massimo di cinque esperti o consulenti, nominati nel rispetto dei vincoli assunzionali previsti dalla normativa vigente e del limite di spesa complessivo di 500mila euro per ciascuno degli anni 2022, 2023 e 2024». (redazione@corrierecal.it)
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