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Le infrastrutture della scuola in Calabria: standard «inferiore» a quello nazionale e «notevole divario» sul piano della sicurezza

La “fotografia” del sistema nell’ultimo rapporto annuale della filiale catanzarese della Banca d’Italia: tante, e alcune molto serie, le criticità. Ma c’è l’opportunità del Pnrr

Pubblicato il: 19/06/2022 – 7:10
Le infrastrutture della scuola in Calabria: standard «inferiore» a quello nazionale e «notevole divario» sul piano della sicurezza

CATANZARO Standard «inferiore» a quello nazionale in molti indicatori, e «notevole divario» sul piano della sicurezza rispetto al resto del Paese. Sul piano infrastrutturale il “pianeta” scuola in Calabria è pieno di criticità nella “fotografia” dell’ultimo rapporto annuale della Banca d’Italia-Filiale di Catanzaro sull’economia della Calabria. Utilizzando le risultanze del Portale unico dei dati della scuola del Ministero dell’Istruzione, Bankitalia delinea uno spaccato non particolarmente confortante sull’infrastrutturazione del sistema calabrese puntando all’analisi di indicatori come la dimensione e l’equipaggiamento dei plessi, le caratteristiche di accessibilità degli edifici scolastici ed eventuali profili di rischio (edificio costruito appositamente per uso scolastico, più di 50 anni fa, collocato in un contesto con elementi di disturbo o considerato poco sicuro, in possesso dei certificati di sicurezza). Per la Banca d’Italia – si legge nel report annuale – «la lettura di questi indicatori mostra che gli edifici scolastici calabresi si caratterizzano per uno standard inferiore a quello nazionale in molti degli aspetti considerati, anche se con alcune differenze per grado di istruzione». Nel dettaglio – rileva l’istituto – «per quanto riguarda le dotazioni, sebbene la dimensione media delle classi in Calabria sia leggermente inferiore alla media nazionale (rispettivamente 19 e 21 alunni per classe, la superficie complessiva dell’area scolastica per alunno è più contenuta, soprattutto nella scuola secondaria di secondo grado. La quota di studenti che fruisce di edifici scolastici dotati di mensa è nettamente inferiore alla media nazionale (rispettivamente 17 e 29 per cento), raggiungendo un divario di 24 punti percentuali alla primaria. Anche la quota di alunni che fruisce di palestre è molto bassa (33 per cento, contro una media nazionale del 53), con un divario particolarmente ampio nelle scuole secondarie di primo grado».

La “fotografia” della scuola in Calabria secondo Banca d’Italia-filiale di Catanzaro

Capitolo sicurezza: secondo il rapporto della Banca d’Italia «le scuole calabresi presentano un notevole divario (circa 13 punti percentuali in meno, il 7,4 per cento rispetto al 20,2 per cento) rispetto al dato nazionale per l’indicatore relativo al possesso dei certificati (agibilità, omologazione della centrale termica, valutazione rischi e piano di evacuazione). Gli altri profili riguardanti la sicurezza mostrano invece minori carenze. Sebbene il 59 per cento degli studenti frequenti edifici costruiti meno di 50 anni fa, l’incidenza di quelli costruiti appositamente a uso scolastico è superiore alla media nazionale (rispettivamente 98 e 95 per cento), raggiungendo la quasi totalità per gli edifici adibiti a scuola primaria e secondaria di primo grado. La percentuale di studenti che frequenta una scuola inserita in un contesto ambientale privo di elementi di disturbo (ad es. per la vicinanza ad una discarica o ad altre fonti di inquinamento) o in un’area considerata sicura (ad es. perché lontana da zone di grande traffico o degradate) risulta solo leggermente inferiore al resto del Paese (rispettivamente 73 e 71 per cento; sono 76 e 78 le quote per l’Italia)». Bankitalia comunque dispensa anche “consigli” per il futuro: «Come documentato da alcuni studi lo stato delle infrastrutture è un fattore rilevante che può favorire i processi di apprendimento e influenzare l’accumulazione di capitale umano, contribuendo a spiegare le differenze in termini di competenze e risultati conseguiti e il tasso di dispersione implicita. Prioritario è pertanto assicurarne la disponibilità e lo sviluppo qualitativo sul territorio, obiettivo condiviso anche nell’ambito del Pnrr. Quest’ultimo dedica alle infrastrutture scolastiche 6,6 miliardi, di cui 3,4 relativi a progetti già in essere e 3,2 miliardi per nuovi progetti. Le risorse sono principalmente destinate alla costruzione di nuove scuole e la messa in sicurezza di quelle esistenti (circa il 90 per cento), mentre la quota residua è destinata alla realizzazione e riqualificazione di locali da adibire a mense e impianti sportivi. Il riparto dei fondi è stato realizzato tenendo anche conto dei divari infrastrutturali: alla Calabria è destinato il 5,4 per cento delle risorse complessive». (redazione@corrierecal.it)

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