VIBO VALENTIA «In data odierna ho depositato esposto per il reato di calunnia nei confronti del collaboratore di giustizia Giovanni Angotti alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Milano in relazione alle autoaccuse da lui effettuate in merito ad un preteso sostegno elettorale da parte della cosca Anello-Fruci nei miei confronti in elezioni comunali e provinciali risalenti nel tempo». È quanto scrive in una nota consigliere regionale e coordinatore in Calabria di “Italia al Centro” Francesco De Nisi.
«In tale esposto – si legge nella comunicazione – sono contenuti i fatti e i documenti che avevo già rappresentato due anni fa alle Procure di Catanzaro, Vibo Valentia e Lamezia Terme e che dimostrano la totale infondatezza e falsità delle dichiarazioni del collaboratore di giustizia».
«In tali note, peraltro – aggiunge De Nisi –, ho anche allegato le concrete azioni amministrative da me poste in essere nel contrastare le organizzazioni criminali già conosciute alle Autorità requirenti della Calabria». «Note ed atti che purtuttavia – commenta De Nisi –, non sono stati acquisiti dal Giudice dell’udienza preliminare presso il Tribunale di Catanzaro che ha deciso lo stralcio di procedimento cosiddetto “Imponimento” nel giudizio abbreviato».
«Provvedo a trasmettere copia dell’esposto – informa il consigliere regionale – anche alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Catanzaro e alla cancelleria del Giudice che ha emesso sentenza. Contestualmente ho, altresì, depositato denuncia-querela, nei confronti del senatore Morra e nei confronti del quotidiano online “Il Vibonese.it”, alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Vibo Valentia, in relazione alle recenti pubblicazioni effettuate a commento della sentenza resa dal Gup di Catanzaro a carico del collaboratore di giustizia Angotti Giovanni».
«Pubblicazioni che contengono ingiuste affermazioni – sottolinea De Nisi – che ledono gravemente la mia immagine e la mia onorabilità e per cui ho chiesto che l’Autorità giudiziaria voglia procedere nei confronti dei loro autori. In entrambi i procedimenti ho nominato miei difensori gli avvocati Franco Giampà e Luigi Panella», conclude De Nisi.
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