REGGIO CALABRIA Dall’Emilia Romagna in Calabria per prestare il proprio contributo a sostegno della legalità e per dare una “spallata” alla ‘ndrangheta. L’esperienza di un gruppo di ragazzi e ragazze tra i 14 e i 24 anni provenienti da Rimini, Cattolica e Santarcangelo di Romagna che, dal 9 al 16 luglio scorsi, hanno partecipato a Reggio Calabria al progetto “E!state Liberi”, Associazioni nomi e numeri contro le mafie, finalizzato alla valorizzazione e alla promozione del riutilizzo sociale dei beni confiscati alle mafie.
I ragazzi sono stati accompagnati in questo intenso viaggio di legalità dagli educatori del “Centro Giovani Rm25” di Rimini e di quello di Cattolica e hanno avuto come destinazione il quartiere di Arghillà, dove un bene confiscato alle mafie illecitamente realizzato sulla spiaggia è stato ricollocato ad Ecolandia, a due passi dallo stretto di Messina. Si tratta di un parco ludico tecnologico ambientale, un’oasi nel deserto per tanti, che alcuni ragazzi e ragazze del quartiere gestiscono e hanno deciso di fare qualcosa di tangibile per il proprio territorio.
Al mattino lavori manuali come la manutenzione degli infissi e degli arredi, la cura dei sentieri di accesso al parco, l’implementazione degli impianti di irrigazione, la bonifica di uno stagno e la creazione di un murales; al pomeriggio, incontri con persone del posto per toccare con mano l’esperienza di sofferenza per la perdita dei propri cari per mano della mafia, ma anche la loro voglia di non abbassare la testa lottando contro la ‘ndrangheta: le giornate dei ragazzi di Libera si sono così divise nell’ambito del campo per la legalità.
Emozionante vedere i ragazzi e le ragazze del gruppo, molto eterogenei per età ed interessi, impegnarsi e integrarsi sempre di più col passare dei giorni integrati, sia dal punto di vista relazionale, sia per la cura profuso nelle attività proposte e per la sensibilità sviluppata durante le testimonianze pomeridiane. Non era scontato vederli correre con degli attrezzi in mano per tutto il parco, lavorare felici e sudati sotto il sole della Calabria.
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