CATANZARO Buona la quarta. È Gianmichele Bosco, uno degli uomini di punta di “Cambiavento” e alfiere della coalizione del sindaco Nicola Fiorita, il nuovo presidente del Consiglio comunale di Catanzaro. Rispettate le previsioni della vigilia, che vedevano Bosco predestinato a ricevere l’investitura grazie al “soccorso” di alcuni consiglieri comunali dell’opposizione, soccorso che nel caso specifico ha sostenuto l’”anatra zoppa” di Fiorita.
L’anomalia consegnata dal voto di giugno – Fiorita è un sindaco di minoranza – proietta i suoi effetti anche in questa seduta del Consiglio comunale – la quarta dedicata all’elezione del suo presidente – ma di fatto si annacqua con la nascita di una “nuova” maggioranza per il sindaco, che all’atto della designazione di Bosco ha toccato quota 18 (ne servivano 17). La morale: Catanzaro anche questa volta non sfugge alla logica del trasversalismo che fa parte del suo Dna politico. All’atto pratico comunque Fiorita e la sua coalizione – il centrosinistra e l’area, centrista con qualche sprazzo di centrodestra, di Antonello Talerico – fanno en plein, assicurandosi anche la guida dell’aula rossa. Si sfarina invece l’opposizione, essenzialmente di centrodestra, rappresentata dalla coalizione del competitor di Fiorita, Valerio Donato, anch’essa di fatto ormai “anatra zoppa”. È questa la sintesi di un Consiglio comunale di “ordinaria follia”, convocato alle 8,30 di mattina ma iniziato con oltre due ore di ritardo.
Vivace comunque il dibattito, aperto da Donato, che ha annunciato la scheda bianca del suo gruppo, contestando «l’atteggiamento divisivo del sindaco rispetto a un’elezione che creerà una divisione di quest’aula in fazioni». Duro botta e risposta poi tra Donato e Sergio Costanzo, di Fare, che era nella coalizione del docente dell’Umg ma se ne è ormai definitamente distaccato. Replica a Donato da parte di Talerico: «Votate scheda bianca perché non avete i numeri e non per dare un segnale politico». Alla fine l’aula, che saluta anche l’ingresso della leader di Fratelli d’Italia e già candidata sindaco Wanda Ferro, vota e arriva la “fumata bianca” per Bosco, che riceve l’abbraccio di tutti i consiglieri, compresi Donato e i suoi maggiori oppositori, e l’abbraccio molto significativo e prolungato con Fiorita.
«Onorerò il mio impegno – ha detto Bosco nel suo intervento di insediamento da presidente del Consiglio comunale – con la massima imparzialità, rigore e rispetto istituzionale, senza farmi condizionale da pregiudizi politici anche se rivendico con orgoglio i miei lavori. Ritegno fondamentale il superamento delle divisioni della campagna elettorale, perché il momento storico impone a tutti noi coesione e un orizzonte comune». Per Bosco anche il saluto della stessa Ferro, che ha preannunciato «una opposizione senza se e senza ma ma mai strumentale». (c. a.)
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