LAMEZIA TERME «La situazione di degrado fisico e sociale in cui versa il consistente nucleo di edilizia economica e popolare dell’ampio quartiere Savutano dell’ex Comune di Sambiase non è più tollerabile». È quanto sostiene Milena Liotta, componente della direzione provinciale PD e del direttivo cittadino. «Anche la stampa ha dedicato attenzione, e non solo negli ultimi giorni, ai problemi connessi all’occupazione non autorizzata di alloggi delle palazzine di proprietà Aterp da parte di cittadini di etnia rom, ormai da lunghissimo tempo in completo stato di abbandono e perciò oggetto anche di atti di vandalismo, in un quartiere ad alta densità abitativa. In questo quadro non si può continuare a ignorare – spiega Liotta – la convenzione stipulata il 7 luglio 2014 con il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, con cui sono stati regolati i rapporti in riferimento al finanziamento di 30milioni di euro di cui è soggetto attuatore il Comune nell’ambito del “Piano nazionale per le città”». «L’attuale stato di degrado – scrive ancora Liotta – desta motivate preoccupazioni degli abitanti del quartiere, sempre più periferico nonostante sia al centro del più recente ampliamento urbano della città. Una situazione non più tollerabile, soprattutto in considerazione del fatto che il comune di Lamezia ha la responsabilità della corretta gestione del consistente finanziamento statale specifico, soprattutto in relazione ai suoi effetti sociali». «Peraltro – spiega – non si ha alcuna notizia di particolari iniziative da parte dell’Amministrazione comunale per fare fronte all’emergenza sociale che si è sviluppata nell’indifferenza di tutti. Tutto sembra essere scivolato verso il totale disinteresse dimenticando che il piano “Sa.r.a”, tra le altre finalità, ha l’obiettivo di sperimentare, in un quartiere significativo della città, modelli innovativi di social housing attraverso la partecipazione diretta dei cittadini e delle associazioni. È di tutta evidenza che tutto ciò non è mai avvenuto né si ha notizia dello stato di realizzazione del progetto e dei risultati della valutazione della vulnerabilità sismica dei fabbricati Aterp». «Una preoccupazione che – conclude – va ben oltre la mera riqualificazione edilizia dei fabbricati, perché il progetto “Sa.r.a.” dovrebbe prevedere un insieme di interventi tra loro integrati che contribuiscano ad innescare nel quartiere Savutano e nelle aree limitrofe rilevanti processi di rigenerazione sociale. Per tutte queste ragioni, si chiede all’amministrazione comunale e al Sindaco quali adempimenti sono stati posti in essere per arginare i problemi contingenti evidenziati, come sono state utilizzate le risorse finanziarie e quali risposte sociali concrete sono previste nel progetto a tutela dei cittadini e del loro sacrosanto diritto di vivere in contesti urbani dove il degrado e l’illegalità non continuino a imperare sotto gli occhi di tutti».
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