PIACENZA «Sono disperata, mi hanno riconosciuta da quel video». Lo ha riferito la vittima dello stupro di Piacenza agli inquirenti nell’ambito dell’indagine sulla violenza subita per strada nella città emiliana. La donna è stata sentita questa mattina dal pm di Piacenza Antonio Colonna, titolare delle indagini con la procuratrice Grazia Predella «ha manifestato un forte disagio per la diffusione del video» che immortala la violenza. La donna sarebbe anche stata riconosciuta da alcuni conoscenti.
La Procura di Piacenza ha aperto un fascicolo per la diffusione illecita senza consenso del video che riprende lo stupro di una giovane donna ucraina nel centro di Piacenza. Il reato, a quanto apprende LaPresse da fonti qualificate, è previsto dall’articolo 734 bis del codice penale. Le indagini riguardano sia la pubblicazione delle immagini da parte di alcune testate giornalistiche sia la diffusione sul profilo Facebook della leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni.
Al termine dell’udienza il Gip del tribunale di Piacenza ha convalidato l’arresto per il 27enne originario della Guinea, accusato di aver violentato in strada, domenica mattina all’alba, una 55enne ucraina. La Procura, con il pm Ornella Chicca, ha chiesto il carcere, mentre la difesa, avvocata Nadia Fiorani, ha chiesto la liberazione. Il giudice si è riservato e deciderà nelle prossime ore sull’applicazione di una misura cautelare.
L’arrestato, operaio incensurato, in Italia dal 2014 e richiedente asilo, ha risposto alle domande, fornendo una sua versione dei fatti. Avrebbe detto di non aver avuto alcuna volontà di fare del male alla donna, ma di essersi avvicinato per soccorrerla, pensando che stesse male e respingendo dunque le accuse.
Ha detto anche di non essere a conoscenza di un video dell’episodio, filmato che nelle ultime ore ha scatenato polemiche politiche. Il giovane, che risiede a Reggio Emilia, ha riferito di aver passato la notte tra sabato e domenica in una discoteca.
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