BOLZANO Giorgio Moroder, produttore discografico, padre della disco music di fama mondiale, vincitore di tre premi Oscar, quattro Golden Globe e due Grammy Award, dovrà rispondere nel corso di un procedimento civile in Tribunale a Bolzano di un caso “bizzarro”, un giallo internazionale che si preannuncia intricato.
La vicenda è raccontata da settimanale tedesco ‘Die Zeit’. Il fondatore di una start-up tedesca Tilman Reissfelder ha citato in giudizio Moroder per 2,2 milioni di euro più interessi. L’ingente quantità di denaro sarebbe finita sul conto dell’artista italiano dopo che un truffatore, nel frattempo condannato, li aveva trasferiti lì. Il soggetto era il consulente bancario di Reissfelder e Moroder e aveva sgravato il conto del primo di oltre 9 milioni di euro.
Il truffatore avrebbe trasferito il denaro rubato ad altri clienti, partner commerciali e conoscenti. Reissfelder sostiene che 2,2 milioni siano finiti sul conto di Moroder mentre il resto del denaro rubato pare si trovi in conti in Svizzera, Francia e Lussemburgo. Il consulente bancario aveva utilizzato anche i conti di altri clienti rubando in questo modo oltre 50 milioni di euro. Nel marzo scorso il consulente è stato condannato a tre anni di reclusione per Truffa, riciclaggio e falso ma le vittime – tra cui Tilman Reissfelder – non hanno ancora ricevuto indietro i soldi.
Secondo i documenti del Tribunale, i soldi sarebbero stati trasferiti nel 2013 sui conti correnti di Moroder in Alto Aidge, Svizzera e negli Stati Uniti. Il famoso pioniere della musica elettronica originario della Val Gardena ha spiegato di essere anche un cliente del consulente bancario e presumeva che i suoi trasferimenti fossero redditi da investimenti aggiungendo, però, che i 2,2 milioni «sono già stati più o meno completamente spesi».
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