Ultimo aggiornamento alle 18:23
Corriere della Calabria - Home

I nostri canali


Si legge in: 4 minuti
Cambia colore:
 

il ricordo

Cosenza omaggia l’Oscar dimenticato. Una targa per ricordare Tony Gaudio – VIDEO E FOTO

Una targa posta sulle mura dell’edificio che ha ospitato lo studio del pioniere della fotografia cinematografica

Pubblicato il: 12/09/2022 – 17:18
Cosenza omaggia l’Oscar dimenticato. Una targa per ricordare Tony Gaudio – VIDEO E FOTO

COSENZA De Sica, Fellini, Loren, Benigni, Sorrentino. Tanti sono gli italiani che hanno vinto un premio Oscar. Ma chi fu il primo in assoluto? L’Oscar dimenticato è quello di Gaetano “Tony” Gaudio, pioniere della fotografia cinematografica, calabrese emigrato a Hollywood, che conquistò l’ambita statuetta nel 1937. Tony Gaudio ha vissuto a cavallo di due secoli, ‘800 e ‘900, e di due continenti, Europa e America. Per seguire le sue orme e i luoghi dove si è sviluppata la sua carriera, il documentario si svolgerà in diverse location identitarie del percorso di Gaudio e degli altri personaggi coinvolti nella narrazione. Questa mattina, nel centro storico di Cosenza, l’amministrazione ha voluto rendere omaggio al “suo” celebre concittadino con una targa posta sulle mura dell’edificio che ha ospitato il suo studio.

La storia

Comunemente, si ricorda come primo Oscar vinto da un italiano, quello del 1947 a Vittorio De Sica per “Sciuscià”. Ma già dieci anni prima un altro italiano aveva vinto l’Academy Award, un uomo meno noto ma la cui carriera fu altrettanto significativa: un direttore della fotografia, Gaetano “Tony” Gaudio, emigrato ai primi del ‘900 da Cosenza a Hollywood, alla volta del sogno americano. Lì divenne pioniere ed innovatore delle tecniche di illuminazione e di ripresa cinematografica, ponendo le basi a quello che poi diventerà lo stile delle immagini del cinema moderno. Un uomo osannato dalla stampa americana della prima metà del ‘900, insignito in patria del titolo di Cavaliere del Regno da Vittorio Emanuele III (onorificenza da lui rifiutata per sottolineare la propria lontananza dal regime fascista italiano) e divenuto ben presto punto di riferimento delle
grandi Dive dell’epoca, quali Bette Davis, Greta Garbo, Norma Talmadge.
“L’Oscar Dimenticato”, quindi, è un documentario che vuole raccontare il viaggio che ha portato Tony Gaudio dalla Calabria alla consacrazione del 1937 da parte dell’Academy of Motion Picture, indagando anche il mistero che si cela dietro la sparizione della sua Statuetta, il primo Oscar italiano.

Mauro Fiore e Tony Gaudio

La storia di Tony Gaudio anticipa quella a noi contemporanea di Mauro Fiore, altro Direttore della fotografia calabrese, emigrato negli Stati Uniti e, da naturalizzato americano, vincitore del Premio Oscar. La sua Statuetta, assegnata nel 2010 per il film “Avatar” di James Cameron, al contrario di quella ad oggi smarrita di Tony, è ben custodita nella sua casa in California, sua terra di adozione e luogo da cui, nello sviluppo del documentario, partirà il suo racconto: quello di un ritorno alle origini, fino a Marzi, piccolissimo borgo montano in Calabria, ripercorrendo in direzione opposta lo stesso viaggio di Tony Gaudio ed altri milioni di emigrati italo-americani durante tutto il corso del ‘900. 70 anni dopo la storia si è ripetuta, legando queste due personalità di successo, testimoni di due epoche storicamente distanti ma legate da medesime ambizioni e dal linguaggio eterno del Cinema.

Gaudio, Hughes e Scorsese

Il 10 novembre 1926, The Caddo Company iniziava la produzione del primo kolossal della storia, “Gli Angeli dell’Inferno”, regia del magnate statunitense dell’aeronautica Howard Hughes. Il film, la cui realizzazione è stata particolarmente travagliata, richiese centinaia di ore di girato e, per l’occasione, Hughes chiamò a sé diversi direttori della fotografia,
con a capo Tony Guadio e Harry Perry. Grazie all’esperienza da veterano della fotografia di Gaudio, il film vide il suo completamento quattro anni dopo. A distanza di sette decenni, il pluripremiato regista Martin Scorsese celebra la figura emblematica di Hughes con il suo “The Aviator”, in cui il magnate è interpretato da Leonardo di Caprio. Il suo film non manca di ricordare anche il complesso lavoro svolto dal reparto fotografia durante la realizzazione de “Gli Angeli dell’Inferno”, tanto da citare gli stessi Gaudio e Perry nella ricostruzione del ciak di una scena del kolossal di guerra. La stessa figura del Direttore della fotografia è rappresentata in live action durante una sequenza di “The Aviator”, in cui Di Caprio/Hughes dialoga con il personaggio del cinematographer. Che Scorsese abbia voluto impersonare proprio Tony Gaudio con quell’apparizione?

Argomenti
Categorie collegate

Corriere della Calabria - Notizie calabresi
Corriere delle Calabria è una testata giornalistica di News&Com S.r.l ©2012-. Tutti i diritti riservati.
P.IVA. 03199620794, Via del mare 6/G, S.Eufemia, Lamezia Terme (CZ)
Iscrizione tribunale di Lamezia Terme 5/2011 - Direttore responsabile Paola Militano | Privacy
Effettua una ricerca sul Corriere delle Calabria
Design: cfweb

x

x