CATANZARO «Non ha alcuna logica realizzare rigassificatori per liberare il Paese dal ricatto del gas russo comprando il gas da Paesi come Egitto, Algeria, Libia, Congo o Stati Uniti. E tra gli impianti a fonti inquinanti che non si devono realizzare c’è il rigassificatore di Gioia Tauro, che rientra tra i progetti già approvati ma sinora mai realizzati e tornati adesso in auge nella corsa al gas a cui stiamo assistendo». Lo afferma, in una nota, Anna Parretta, presidente di Legambiente Calabria. «Anche l’impianto di Gioia Tauro – aggiunge Parretta – avrebbe la funzione ipotetica di attenuare la gravità della crisi in corso diversificando le fonti di approvvigionamento energetico del Paese. L’Italia e la Calabria devono realizzare un’autentica transizione ecologica che renda l’Italia indipendente dall’estero in materia di energia. Il futuro della Calabria passa dalla realizzazione di impianti di energia rinnovabile, come quelli basati su sole e vento, i soli in grado di combattere le crisi climatica ed energetica supportando, nel contempo, uno sviluppo sostenibile sotto l’aspetto ambientale e creando occasioni di lavoro».
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