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Protezione civile, istituzioni a confronto a Catanzaro. Ma i sindaci disertano – VIDEO

Pochi amministratori a un’iniziativa in Prefettura. L’amarezza della Cucinotta: «È triste». I contributi di Costarella e Pappaterra

Pubblicato il: 12/10/2022 – 12:32
Protezione civile, istituzioni a confronto a Catanzaro. Ma i sindaci disertano – VIDEO

CATANZARO Erano pochini i sindaci della Provincia di Catanzaro che questa mattina hanno partecipato a un incontro istituzione in Prefettura nell’ambito delle iniziative per la settimana della Protezione civile. Più o meno il 20% delle amministrazioni comunali del territorio erano rappresentate nella Sala del Tricolore del palazzo di governo, banchi più vuoti che occupati, un’immagine plastica che anche il prefetto di Catanzaro Maria Teresa Cucinotta ha rimarcato con non poca amarezza. «È triste che ci sia poca partecipazione», ha commentato la Cucinotta con i giornalisti.

L’intervento del prefetto di Catanzaro

E dire che lo stesso Prefetto aveva rimarcato l’importanza della giornata. «È un momento di confronto importante perché – ha sostenuto la Cucinotta – intanto serve a testare il sistema della protezione civile. È importante perché siamo in un territorio fragile, ancora ricordiamo delle tragedie dolorose come quella de Le Giare di Soverato, e non vorremmo mai che si ripetessero perché siamo in un momento di cambiamenti climatici. Si tratta allora di sviluppare ancora di più il sistema di protezione civile, sciogliere dubbi e avere un dialogo costante con tutte le componenti, soprattutto con i Comuni, che sono il primo avamposto della protezione civile. I punti prioritari restano la prevenzione e l’informazione. Si può sviluppare – ha rilevato il prefetto di Catanzaro – un ulteriore confronto costruttivo: noi con la Regione, e a sua volta la Regione che ha sollecitato i Comuni che ancora non hanno aggiornato i piani mettendo a disposizione professionalità di supporto ai Comuni, che con verità lamentano spesso carenza di personale. Comunque penso che siano stati fatti molti passi avanti soprattutto nella redazione dei piani di protezione civile, che sono sempre stati un momento di criticità».

Il tavolo in prefettura a Catanzaro

L’intervento di Costarella

All’incontro in prefettura è intervenuto anche il dirigente generale della Protezione civile della regione Domenico Costarella, per il quale «la protezione civile è essenzialmente prevenzione, perché bisogna prepararsi prima degli eventi emergenziali per mitigare l’impatto e ridurre il rischio. Lo strumento più importante in questo senso è il piano comunale di protezione civile. Come Dipartimento abbiamo un ufficio che si occupa anche di supportare i sindaci in questa attività, e siamo in continua interlocuzione con loro, e quando vengono dai noi forniamo supporto in base alle necessità. C’è una notevole attenzione da parte dei Comuni alla pianificazione di protezione civile e alla protezione civile in senso ancora più lato, e cercheremo di lavorare ancora di più nei prossimi mesi». Per Costarella «più che ritardi e criticità, c’è l’esigenza di migliorare sempre più il sistema, perché è un sistema dinamico e va continuamente aggiornato: non ci sono ritardi o criticità concreti, bisogna mantenere adeguati livelli di servizio e di sicurezza».

L’intervento di Pappaterra

Presente ai lavori anche Domenico Pappaterra, commissario Arpacal, che si è soffermato sul sistema di allerta meteo. «Il Centro Funzionale Multirischi dell’Arapacal – ha detto Pappaterra – è impegnato a migliorare ed implementare i sistemi di allertamento poiché a causa dei cambiamenti climatici stiamo assistendo di frequente ad eventi estremi che mettono a rischio la vita delle persone. Qui in Calabria più che altrove a causa della sua vulnerabilità sia idrogeologica che idraulica dobbiamo ancor di più rafforzare la capacità di previsione e prevenzione dei rischi meteo-idrogeologici ed idraulici.  L’Arpacal ha ottenuto un finanziamento di 11 milioni di euro a valere sui fondi Por e grazie a questo progetto che contiene un poderoso investimento tecnologico saremo in condizione di elaborare previsioni meteorologiche più puntuali che sono propedeutiche alla votazione degli scenari di criticità a salvaguardia della pubblica incolumità. L’Arpacal in attuazione della legge nazionale che ha istituito l’agenzia nazionale Italia Meteo – ha concluso Pappaterra – è l’unica agenzia per la protezione ambientale del Sud che è  diventata Ente Meteo del Servizio  metereologico nazionale e nodo per la Calabria di Italia Meteo».

L’amarezza del prefetto

In finale, l’amarezza del prefetto per la sala di fatto vuota. «Noi abbiamo chiamato i sindaci uno per uno per raccomandare loro la presenza, poi valuteremo il come e perché non sono intervenuti, vedremo. Però è triste che ci sia poca partecipazione. Capisco che anche da noi ci possano essere distanti importanti spesso ma una giornata come questa non va sottovalutata», ha detto ai cronisti la Cucinotta. (c. a.)

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