REGGIO CALABRIA Aldo Ferrara, presidente di Unindustria Calabria, commenta il passaggio in Senato della premier Giorgia Meloni in merito al rigassificatore di Gioia Tauro. «Il decreto – dice all’Agi – sarebbe sufficiente per renderlo infrastruttura strategica nazionale, dopodiché si realizzerebbe». Insieme con l’Alta Velocità ferroviaria, la statale 106, il porto di Gioia Tauro è tra le infrastrutture prioritarie rivendicate dalla Confindustria calabrese. «Oggettivamente – dice Ferrara – è cresciuto e lo dicono i dati: dall’inizio dell’anno a oggi a settembre a movimentato 2 milioni e 600.000 container; è un gateway importante ed è un riferimento per l’automotive». Ma se il Dpcm è necessario per innescarne il decollo definitivo con la costruzione del rigassificatore e la piastra del freddo che potrebbe seguirlo, ci sono anche dei fattori interni alla regione da mettere a fuoco, prima fra tutte la Zes Calabria. «Abbiamo parlato dei ritardi accumulati lungo il percorso di realizzazione della Zes – continua – e il giorno dopo fu nominato il nuovo commissario che è partito con il piede giusto. Ora si tratta di recuperare il tempo perduto».
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