CATANZARO Si chiama “O.Re.Co.L”, acronimo che sta per “Organismo regionale per i controlli di legalità”, e sarà la terza gamba del sistema dei controlli interni della Regione Calabria. A prevederlo è il disegno di legge regionale approvato dalla Giunta nella sua ultima seduta su proposta del presidente Roberto Occhiuto, che evidentemente vuole stringere ancora di più le maglie finora troppo larghe nelle quali si è mossa la burocrazia della Cittadella. Una riforma vera e propria, quella varata dall’esecutivo calabrese su input di Occhiuto, che lancia un ulteriore messaggio alla macchina amministrativa della Regione, chiamata a un cambino di passo rispetto al passato.
«Si rende necessari o proporre al Consiglio regionale un disegno di legge di revisione e sistematizzazione dei controlli interni della Giunta regionale con iil quale disciplinare modalità, strumenti e procedure per il controllo finalizzato a garantire la legittimità, la regolarità e la correttezza dell’azione amministrativa delle strutture amministrative della Giunta e a verificarne l’efficienza, l’efficacia, la trasparenza e l’economicità, nonché a dettate disposizioni per il rafforzamento dei controllo degli enti strumentali e delle società controllate», scrive la Giunta nella delibera di accompagnamento del disegno d legge, già assegnato alla prima Commissione di Palazzo Campanella per l’esame di merito e alla seconda Commissione Bilancio per il parere finanziario. Il testo in definitiva conferma i due organismi indipendenti di controllo interno già esistenti nell’ambito della Giunta regionale, l'”Organismo indipendente di valutazione” (Oiv) e il Collegio dei revisori, aggiungendovi il nuovo “O.Re.Co.L”, “Organismo regionale per i controlli di legalità”. Organismo ance questo indipendente, che resta in carica per la durata della legislatura ed è composto da 5 membri, di cui di cui 4 esterni all’amministrazione regionale, compreso il presidente, e uno interno. I membri esterni – prevede il disegno di legge – «sono scelti dalla Giunta regionale tra esperti di elevata e accertata professionali con esperienze nel settore pubblico o privato, sulla base di un elenco di idonei formato previa manifestazione di interesse a cura del Dipartimento preposto alla gestione delle risorse inumane».
I compiti a cui sarà chiamato l’Organismo per i controlli di legalità – si legge nel disegno di legge – sono quelli di «verificare il corretto funzionamento delle strutture amministrative della Giunta, degli enti strumentali e delle società controllate, vigilare sulla trasparenza e la regolarità degli appalti e sulla fase esecutiva dei contratti stipulati dalle strutture amministrative della Giunta, dagli enti strumentali e dalle società controllate, valutare l’efficacia, l’efficienza, la correttezza del sistema dei controlli interi e supportare la Giunta, gli enti strumentali e le società controllate nell’attuazione degli adempimenti per la prevenzione della corruzione». Ovviamente, questa riforma del sistema dei controlli non sarà a costo zero, perché andrà assicurata un’indennità ai componenti dell’Organismo per i controlli di legalità. Per quanto riguarda il presidente, il disegno di legge prescrive che sia corrisposta un’indennità comprensiva pari a quella prevista per il presidente dell’Oiv, che è pari a oltre 63mila euro all’anno, mentre i 4 componenti esterni del nuovo organismo avranno una indennità onnicomprensiva parametrata a quella dei componenti sempre dell’Oiv, pari a oltre 51mila all’anno ciascuno. (c. a.)
x
x