LOCRI È arrivato a Locri il contingente di medici cubani che da lunedì prenderà servizio nell’ospedale nell’ambito della convenzione stipulata ad agosto tra il presidente della Regione e commissario della sanità Roberto Occhiuto e la società caraibica Comercializadora de Servicios Médicos Cubanos S.A. Convenzione il cui obiettivo è quello di sopperire alle gravi carenze di organico in attesa dell’espletamento dei concorsi in Calabria. I medici cubani arrivati a Locri – in tutto 16 dei 51 complessivamente arrivati in Calabria – saranno ospitati nella struttura dell’Ostello della gioventù di Locri gestito dal consorzio Goel, guidato da Vincenzo Linarello. Tra loro – 4 donne e 12 uomini – ci sono un cardiologo, un ginecologo, 4 ortopedici, un radiologo e 9 specialisti in medicina interna e d’urgenza. Altri 16 medici cubani sono arrivati a Polistena, 10 a Gioia Tauro e 9 a Melito Porto Salvo. I 51 medici cubani, che sono ingaggiati a tempo determinato e riceveranno un compenso parametrato a quello dei colleghi italiani, hanno concluso all’Unical il corso di formazione linguistica iniziato una ventina di giorni fa e da lunedì affiancheranno i medici calabresi nei reparti a cui sono stati destinati.
Ad accoglierli l’assessore regionale al Lavoro Giovanni Calabrese, l’Amministrazione comunale di Locri, oggi guidata da Giuseppe Fontana, accompagnato dall’assessore alle politiche sociali Domenica Bumbaca, e il neo assessore Marco Cavaleri. Presenti anche i consiglieri regionali Giacomo Crinò e Salvatore Cirillo.
«Il presidente Occhiuto – ha commentato Calabrese – sta invertendo la marcia. Non vogliamo più conoscere storie negative per quanto riguarda la sanità. Mancano medici non solo in Calabria e nella Locride, ma in tutta Italia. Il percorso sarà lungo, ma speriamo che quello che stiamo portando avanti potrà restituire ai cittadini la fiducia nella sanità». «La priorità – ha proseguito Calabrese – è quella di espletare le procedure concorsuali finalizzate all’assunzione stabile di medici e personale sanitario e si sta lavorando per impiegare tutte le risorse finanziate per la programmazione e riqualificazione del nosocomio. Questo intervento non è risolutivo, non vuole penalizzare o sottovalutare i nostri professionisti, ma è la fase di una nuova sanità, un nuovo inizio. Il presidente Occhiuto – ha evidenziato infine l’assessore – ci ha creduto con determinazione e convinzione senza arrendersi, superando ostacoli burocratici, pregiudizi e falsi allarmismi. Oggi è un giorno importante per tutto il territorio. Abbiamo lottato per anni perché la sanità è la priorità per il benessere fisico e sociale di una comunità. Abbiamo e stiamo soffrendo la carenza di medici e oggi possiamo solo gioire per questa importante entrate dei medici che daranno il loro apporto. Una azione di cooperazione internazionale e di alta valenza sociale».
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