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il piano operativo

Più posti letto del Ps, accoglienza e centro oncoematologico. La rivoluzione dell’Ao di Cosenza

I commissari De Salazar e Graziano dettano il nuovo corso. «Nuovi spazi, 233 assunzioni ed efficientamento delle sale operatorie»

Pubblicato il: 07/02/2023 – 12:37
di Fabio Benincasa
Più posti letto del Ps, accoglienza e centro oncoematologico. La rivoluzione dell’Ao di Cosenza

COSENZA Promessa mantenuta. Vitaliano de Salazar, commissario dell’Azienda ospedaliera di Cosenza si è ufficialmente insediato lo scorso 12 dicembre. In quella occasione, aveva promesso ai giornalisti presenti di organizzare un nuovo incontro per comunicare – in tempi brevi – il piano operativo per rilanciare l’Ao di Cosenza e il pronto soccorso. Questa mattina, De Salazar insieme al commissario dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Cosenza, Antonello Graziano hanno tenuto un punto stampa nella Sala Convegni della Direzione Ao. Al centro dell’incontro il programma di rilancio del Pronto Soccorso: i cambiamenti strutturali, la riorganizzazione degli spazi, il nuovo personale e le sinergie tra le due aziende per risolvere le criticità della prima linea dell’Annunziata di Cosenza. Azioni immediate e interventi a medio termine per riportare l’hub e gli spoke alle rispettive funzioni istituzionali.

Annunziata, calo di produzione di 20 milioni

E’ il commissario De Salazar a prendere la parola e il giudizio sullo stato di salute dell’ospedale è impietoso. «Si è stentato nel secondo semestre 2022 a riprendere l’efficienza che l’ospedale aveva fino al 2019, l’obiettivo è riportare quel livello di cura. Abbiamo avuto un calo di produzione di circa venti milioni di euro». Il commissario sottolinea che «il nemico da combattere è la resistenza al cambiamento» ed ecco perché l’Ao e l’Asp di Cosenza hanno deciso di lavorare in sinergia. La situazione è complessa ma per De Salazar «l’Annunziata ha le caratteristiche professionali per rilanciarsi ma ci vuole tempo». Almeno un anno. «La sanità è unico settore dove più aumenta l’offerta e più aumenta la domanda, la sfida è misurarci sui numeri e sulle cose da fare».

La rivoluzione del Pronto Soccorso

Il pronto soccorso è l’emergenza da affrontare per l’Annunziata, «devo mettere in sicurezza il nosocomio e i professionisti nelle condizioni di lavorare al meglio», dice De Salazar. Che annuncia: «Dal 16 febbraio, tre medici del Ps avrebbero dovuto lasciare ma hanno avuto un ripensamento e solo uno di loro lascerà. Dovranno essere 16 quelli a regime e per questo abbiamo fatto un avviso per nuove assunzioni e reclutato due medici in pensione. Non escludiamo il ricorso a specializzandi». Il nuovo Pronto soccorso che sarà completamente ristrutturato a luglio (come previsto da Pnrr) avrà da subito nuovi spazi che consentiranno la corretta gestione dei pazienti anche grazie «all’attivazione di posti letto e aumento della capacità della holding area (10 posti). Inoltre è stato attivata l’Osservazione breve intensiva (Obi) con 11 nuovi posti». Sul triage, De Salazar precisa: «è importante migliorare il collegamento dall’ingresso dei pazienti fino all’attesa degli esiti delle cure e per farlo dobbiamo garantire la formazione degli operatori infermieristici che seguiranno protocolli e linee guide nazionali ed ovviamente reclutare nuovi infermieri». Assunzioni, ma anche nuovi spazi. «Abbiamo trasferito ematologia e oncologia al Mariano Santo che dovrà diventare punto di riferimento per la Regione con la nascita di un polo oncoematologico di eccellenza impreziosito da una piattaforma dedicata alla terapia del dolore». Il reparto di Uorlogia ha acquisito otto nuovi posti letto, mentre il pronto soccorso passa da 24 a 83, di questi 15 sono dedicati al sovraffollamento e dodici per il reparto di medicina di urgenza. La rivoluzione annunciata però prevede un necessario «efficientamento delle sale operatorie, oggi fruibili solo al 60%. Questo è inaccettabile», chiosa De Salazar.

Accoglienza e assunzioni

La cura del paziente è stata spesso oggetto di critiche. Il personale in servizio al Pronto soccorso, preso d’assalto e in perenne emergenza, ha spesso dimenticato quanto e come sia importante prendersi cura del paziente prima di effettuare qualsiasi esame. Ecco perché per l’Azienda ospedaliera diventa cruciale nel percorso di rinnovamento occuparsi di accoglienza, «con 24 posti di attesa e nuove regole per accesso e flussi». Inoltre, sarà istituito un punto informativo. Un percorso, si spera, virtuoso che seguirà la riconversione dell’Ao in policlinico universitario: a giugno l’Unical «donerà un robot per implementare le prestazioni». Tecnologie al servizio dei pazienti, assistenza e cura e miglioramento dell’accesso al pronto soccorso sono punti cardine per un sistema sanitario in grado di garantire il sacrosanto diritto alla salute. Ma il nosocomio bruzio necessita di rinforzi e De Salazar annuncia 233 nuove assunzioni entro il 2023, «77 quelle già ratificate a Gennaio» e «grazie ai nuovi innesti, contiamo sin da subito su dirigenti medici, 22 infermieri, 32 Oss, 12 assistenti tecnici e 2 amministrativi». Il commissario detta le linee guida e annuncia la volontà di stipulare un patto non solo con i pazienti ma anche con i sindacati nel solco della trasparenza delle procedure amministrative, delle gare, delle assunzioni. «Non c’è spazio per le furbizie. Con la nuova organizzazione la responsabilità degli eventuali insuccessi è dei professionisti».

L’emergenza-urgenza e il rapporto con l’ospedale

La presenza al tavolo del commissario dell’Asp e dell’Ao di Cosenza certifica il nuovo percorso, una comunione di intenti che i due sottolineano spesso nel corso del loro intervento quasi a voler ribadire con fermezza quanto di buono sarà fatto e quanto sia necessaria una collaborazione in passato mai avviata. «Lavoriamo per favorire l’integrazione delle attività ospedale con il territorio e il 118», dice Graziano. «Prevediamo la presenza di un dirigente medico del 118 per 12 ore». Il presidente della Regione Calabria Roberto Occhiuto «mi ha chiesto di mettere mano all’emergenza-urgenza e stiamo lavorando per migliorare la situazione». In tal senso, Graziano affida alle Aft, oggi obbligatorie, il compito di punto di «riferimento per i codici bianchi così da evitare l’afflusso verso il pronto soccorso e decongestionarlo».

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